Più mostruoso di San Remo, più agghiacciante di Festivalbar, nel laboratorio dell’orrore di SKY si prepara la nuova spaventosa edizione di X Factor, il carrozzone funebre dei morti cantanti. Prima di tutto: evocare le creature infernali destinate alla conduzione. Dalla botola dello scantinato escono Arisa la gobba, terrificante parodia di una cantante con la voce di Paperino, il perfido Morgan dai capelli alieni, Elio, il fantasma dell’umorismo passato e infine lei, la mummia in persona: Simona Ventura.

Il Quartetto Cetra del ribrezzo si avvia al disgustoso banchetto sonoro, con l’obiettivo di scovare esseri raccapriccianti almeno quanto loro. Il compito non è dei più facili, ma i rivoltanti talent scout confidano nei decenni di lobotomia televisiva e musicale che hanno ridotto milioni di persone in stato putrescente. Il richiamo del palcoscenico è irresistibile per i freak di provincia, che pur di scappare si mostrano in tutta la loro oscena bruttezza. Una folla di putridi zombi fa la fila per poter far sentire quanto gli puzza il fiato anche da casa. Il fetore è pungente e intollerabile, tanto che il mesto baraccone è costretto a spostarsi da un posto all’altro con rapidità, per evitare che le membra dei concorrenti fermentino troppo. I cadaveri sono dissotterrati e le loro ugole gracchianti si sfidano a duello, tentando di schivare la bava extraterrestre di Morgan e le antiche maledizioni della Ventura. Strano a dirsi, non è pervenuta notizia dei “vincitori” delle precedenti edizioni, nemmeno nel registro degli esorcizzati. Ma a chi importa? Ora possiamo certificare che il palinsesto SKY è una degna concorrenza verso i network del massacro RAI e Mediaset, le più grandi cornucopie di mostri, fino a oggi.

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