L’Associazione  nazionale forense ha ritenuto positivo e costruttivo l’incontro tenutosi ieri con il ministro della Giustizia Paola Severino: sì ai tavoli tecnici di confronto.
“Soddisfazione per l’incontro di ieri, perchè apprezzabile è stato l’approccio del Ministro, all’impronta della concretezza. Aderiamo senz’altro all’invito di partecipare al tavolo tecnico che si andrà a costituire, a breve, sulla riforma del corso di laurea e l’accesso alla professione e sul prossimo incontro sulla definizione dell’arretrato. In quella sede porteremo i nostri contenuti e le nostre proposte specifiche, senza mancare di segnalare al Ministro i gravi problemi che sono derivati all’Avvocatura dai provvedimenti degli ultimi mesi.
Nel contempo abbiamo ribadito che è necessario approvare una legge che regoli la professione forense, sottolineando, però, le forti critiche al testo uscito dalla Commissione Giustizia. Ben vengano, quindi tutte quelle modifiche, per le  quali continueremo a batterci in tutte le sedi, che possano rendere la normativa più aderente alle mutate esigenze degli avvocati. ” Così Ester Perifano, segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense commenta l’incontro avuto, insieme con altri rappresentanti dell’avvocatura, nella serata di ieri con il ministro della Giustizia, Paola Severino, per discutere di giustizia e di riforma forense.
 
“Abbiamo ribadito al Ministro come la professione forense meriti di essere regolata con legge ordinaria, ferme restando le dovute correzioni al ddl di riforma forense che iniziera’ il suo iter  in aula entro la fine del mese. Tra i diversi punti critici, è indispensabile modificare le norme sul tirocinio e sull’accesso, inadeguate e incoerenti con le regole appena introdotte con il DPR, rivedere le norme che riguardano la governance nazionale per renderla compatibile con i principi dell’art.3 della l.148/2011, correggere quelli relativi al procedimento disciplinare e la giustizia domestica.”
“Al ministro Severino – conclude Perifano –  abbiamo confermato la nostra disponibilità al confronto e alla collaborazione concreta, con l’obiettivo di realizzare finalmente  quella modernizzazione della professione necessaria per rispondere alle sfide della competitività e ai gravi problemi derivati dalla crisi economica.”

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