Viveva in strada ed era spesso ubriaco. Parliamo di Sunil, un uomo di cinquant’anni indiano che dormiva nelle strade di Catania. Era sempre socievole, ma si trascurava. Tutti i volontari del giro notturno lo ricordano bene, con lui si scherzava ed era prodigo di ringraziamenti per ogni cosa che riceveva. Della sua vita si sapeva poco, non parlava mai del suo passato.

Sunil continuava a trascurarsi, tanto che un dito del piede gli fece infezione e fu necessario portarlo d’urgenza in ospedale. Gli amputarono il dito e dopo un periodo di ricovero fu dimesso. I volontari delle suore di Madre Teresa di Calcutta lo persuasero a non tornare in strada (rischiava una nuova amputazione più estesa) e di entrare in una struttura protetta. Fu sunil insiemeportato nella casa famiglia “Oasi della Divina Provvidenza” a Pedara, dove ebbe inizio la sua nuova vita. Ogni giorno occorreva medicare il piede per fare chiudere la cavità e per evitare infezioni. Sunil era barcollante, un po’ per il piede appena operato e un po’ perché aveva il diabete. Nel primo periodo fu una piccola guerra: non è stato semplice farlo lavare, mille le scuse che trovava: “c’è brutto tempo; c’è freddo; ora no, più tardi; mi sento male, facciamo domani”. Non veniva mai il momento della doccia, c’era sempre un motivo per evitarla, fino a quando il responsabile della casa gli ha parlato e finalmente decise di farsi la doccia.

Tutti erano convinti che Sunil non appena fosse guarito sarebbe tornato in strada, il richiamo dell’alcol è terribile. Invece non è stato così, non beve più, si è affezionato agli altri ospiti, è da un anno che vive in casa famiglia. La giornata di Sunil inizia con una sua preghiera personale davanti una statua della Madonna, egli è Indù, ma non fa distinzioni di fede. E’ sempre allegro ed è diventato un punto riferimento per gli altri accolti nella casa famiglia, ringrazia in continuazione e ci tiene a chiamare i volontari “ fratelli”.  Rispetto a quando stava in strada, sembra ringiovanito, Sunil è la prova tangibile che si può risalire, ma occorre una mano che regali amore incondizionato. Non è facile strappare alla strada e ai suoi vizi (alcol, droga) chi ci finisce, ma è possibile! E noi che faremo? Continueremo a voltarci dall’altra parte quando vedremo qualcuno che elemosina? 

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