La ruta (Ruta graveolens ) è una pianta erbacea perenne, con fusti erbacei ramificati alti fino ad un metro. Le foglie sono molto profumate ma non vanno mai toccate a mani nude perché il contatto può provocare arrossamenti e prurito. Originaria dell’Europa meridionale, cresce in luoghi erbosi, lungo i muri, coltivata negli orti.
In Italia è presente spontanea, in tutte le regioni, eccetto le isole (dove si trova solo negli orti e giardini ) . Uno degli usi più conosciuti della ruta è quello dell’infusione nella grappa ma può anche essere utilizzata nei giardini per la creazione di graziose siepi.
Molte civiltà antiche hanno utilizzato e persino adorato i poteri della ruta. I romani la coltivavano e la portavano con loro quando dovevano visitare un prigioniero visto che si diceva che proteggesse dal malocchio. I cinesi la usavano per fronteggiare i pensieri negativi. I maghi celtici dicevano che la ruta fosse una difesa contro gli incantesimi oltre ad usarla per guarire i malati. Ha rivestito un ruolo sacro per ebrei, egizi e caldei, che sostenevano fosse un dono degli dei. In America la ruta viene impiegata dalle comunità aborigene per fare incantesimi d’amore. Queste popolazioni assicurano che dopo aver esposto un ramo di ruta al chiarore della luna e averlo consegnato alla persona amata si potrebbe conquistare il suo cuore per sempre. Leonardo da Vinci le attribuiva la straordinarie capacità di restituire la vista. La tradizione popolare le accreditava la capacità di allontanare dai giardini topi, serpenti ma soprattutto energie negative compresi gli spiriti maligni.
Da un punto di vista fitoterapico la ruta veniva utilizzata dalla medicina popolare solo esternamente come olio essenziale per trattare dolori articolari, nevralgie e crampi, mentre l’infuso era utilizzato per trattare mestruazioni dolorose, per lenire le coliche intestinali flatulenti e stimolare la digestione. Per la sua azione antispasmodica veniva anche utilizzata per trattare l’ipertensione, l’epilessia e le coliche. Un tè preparato con la ruta è utile nel trattamento delle infezioni alimentari, delle infezioni batteriche intestinali, del tratto urinario e della salmonella. Il suo utilizzo può portare benefici in caso di artrite reumatoide. Un paio di tazze di tè al giorno riducono il dolore e l’infiammazione tipica dell’artrite reumatoide. I suoi principi attivi sono efficaci sulle neurotossine, in caso di avvelenamento provoca il vomito. Può essere utilizzata per i morsi dei serpenti che hanno un veleno neurotossico come ad esempio il cobra. Si ritiene che abbia proprietà cicatrizzanti in grado di apportare benefici in caso di foruncoli, ferite e scottature ed è un noto rimedio nella cura delle ferite causate da incidenti sportivi. E, però. una pianta tossica che, se assunta in grandi quantità, può avere effetti molto gravi sulla salute, anche letali. È stato dimostrato che la sua assunzione in dosi elevate provoca l’aborto. Per questo motivo si consiglia di non avventurarsi in preparazioni casalinghe a base di foglie di ruta ma di utilizzare prodotti già pronti acquistabili in farmacia sotto controllo medico.