Sembra proprio uno di quei pasticci all’italiana dal quale nessuna sa più come uscirne. La riforma forense si farà, promettono dal pulpito del Salone della Giustizia il presidente della commissione Giustizia Filippo Berselli e il presidente del Senato Renato Schifani e si approverà prima della fine di questa legislatura.
 Il presidente del Cnf GUido Alpa espriime soddisfazione, ma di passi in avanti se  ne vedono molti pochi. Gli emendamenti presentati sono oltre duecento, e se qualcuno dovesse essere approvato il testo dovrebbe tornare per l’ennesima volta alla Camera.
Eppure nel corso del convegno “l’Avvocato e i diritti fondamentali: diritti civili, difesa della persona, tutela della vita”, organizzato dallo stesso Cnf in occasione della IV edizione del Salone della GIustizia che si tiene a Roma fino a domenica, il presidente del Cnf Guido Alpa ha espresso soddisfazione:“Abbiamo appreso oggi dal presidente della Commissione giustizia del Senato, Filippo Berselli, della sua richiesta alla presidenza del Senato affinché la riforma forense possa essere votata in commissione giustizia anche durante la sessione di bilancio, con una apposita deroga. Una richiesta che ci auguriamo sia accolta. L’Avvocatura, dal suo XXXI Congresso, ha chiesto infatti l’approvazione del testo così com’è, data la scadenza imminente della legislatura”.
 “Il senatore Berselli – ha continuato Alpa – ha dichiarato che se dovesse arrivare la deroga, la commissione potrebbe consegnare il testo all’aula del Senato senza modifiche per il 15 dicembre”, continua Alpa. “D’altra parte oggi nel corso del convegno è emerso quanto l’aggiornamento dello Statuto dell’Avvocatura sia fondamentale e non procastinabile. La riforma, infatti, rafforza la qualificazione, la competenza, l’autonomia e la indipendenza dell’Avvocatura, premesse indefettibili per una tutela effettiva dei cittadini all’interno dello Stato e nei confronti dei poteri più forti”.
Soddisfazione da parte di Alpa è stata espressa anche per le parole spese dal Presidente SChifani che, a proposito della riforma ha dichiarato:  “il testo tutela l’interesse pubblico all’effettività della tutela dei diritti dei cittadini e al miglioramento della giurisdizione”e ha fatto sapere che “vigilerà in modo che venga esitato un testo capace di coniugare tradizione e innovazione, nel rispetto della professione forense, che rappresenta un imprescindibile presidio democratico a difesa delle libertà fondamentali e dei diritti del cittadino”.

Nel corso del convegno, si sono quindi svolti gli interventi di Alarico Marini Marini, Valerio Spigarelli, Giovanni Maria Flick, Pietro Rescigno e Gilda Ferrando  ed è emerso quanto la tutela effettiva dei diritti dei cittadini, da quelli individuali, a quelli sociali, a quelli economici non sia mai scontata e richiama l’impegno sempre più attento e qualificato dell’Avvocatura, alla quale la Costituzione affida la loro tutela.

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