Noi, che siamo un po’ antichi e datati, ci ricordiamo la pubblicità con Adolfo Celi o Giampiero Albertini che alla domanda “ma lei è incontentabile” rispondevano: “sempre!”
Ecco Adolfo Celi ricorda un po’ tanti parlamentari italiani che pur di distinguersi dicono no a tutto.
Nella sua comunicazione al Parlamento sulle linee programmatiche del suo dicastero, il Guardasigilli Andrea Orlando ha dettato l’agenda da qui ai prossimi mesi (l’intervento è leggibile in allegato).
Agenda che ad esempio è piaciuta agli avvocati, forse un po’ meno ai magistrati (ha parlato di riforma del Csm per toglierlo dalle derive dettate dalle correnti interne alla magistratura, l’avesse detto – anzi ripetuto – Lui, sarebbero stati strali e fulmini). Per il resto ha inserito tanti punti ripetuti dagli “addetti ai lavori” da quindici anni a questa parte come un disco rotto: ufficio del giudice, potenziamento del processo telematico, ricorso alle procedure alternative… eppure c’è stato qualcuno che ha detto che comunque manca un disegno organico.

CAMERA
AULA

Per descrivere le giornate di Montecitorio come al solito dovremmo fare ricorso al migliore (peggiore) vocabolario delle stamberghe (oramai arrossiscono pure queste) dei porti clandestini dei pirati. Ma gergo da postribolo a parte, la cronaca è stata più o meno questa.
Il decreto lavoro passa in prima lettura alla Camera non senza fatica e va al Senato. Passa il testo votato dalla commissione Lavoro dove, dicono le opposizioni, ha avuto la meglio l’ala sinistra del PD. A dire il vero, però in commissione Lavoro gli emendamenti sono stati presentati e votati anche da altri partiti, ad esempio da Renata Polverini (Forza Italia). Un testo che sarebbe uno scempio a sentire Brunetta. Però delle due cose una: o Brunetta contesta anche la Polverini, oppure il tutto puzza tanto di campagna elettorale. La seconda che hai detto direbbe “Quelo”.
Tra le proteste, da segnalare il M5S che oramai porta di tutto in aula (compresa la citazione di Cetto La Qualunque): catene, codici a barre, aspettiamo solo il motorino buttato giù dal terzo anello come a San Siro…

COMMISSIONI
In commissione Bilancio, tenuto conto anche della votazione della commissione omonima del Senato, nessuno dei candidati all’Ufficio parlamentare di Bilancio ha raggiunto il quorum necessario per essere eletto (in extremis è stato eletto Polillo, vedi Senato).
Le commissioni riunite Ambiente e Attività produttive hanno proseguito le audizioni sulla risoluzione riguardante la sospensione delle autorizzazioni per nuove attività di prospezione e coltivazione di giacimenti petroliferi e modifica della normativa sulla materia.
Davanti alle commissioni riunite Difesa di Camera e Senato, il commissario straordinario del Governo per la revisione della spesa pubblica (spending review) Carlo Cottarelli ha illustrato il processo di risparmio nel settore Difesa. Per un piccolo commento vedi Senato.
In commissione Attività Produttive si è parlato della riorganizzazione dell’Enea, ente pubblico di ricerca. Il ministero dello Sviluppo Economico, ha detto il viceministro Claudio De Vincenti, sarà promotore di una modifica normativa per introdurre un modello ordinamentale semplificato volto a valorizzare il patrimonio di competenze dell’Enea.
Secondo la risposta scritta depositata in commissione, il governo continuerà l’opera di riordino dell’ente previsto dalla legge 99/2009. Per quanto riguarda i finanziamenti, nonostante i tagli, il ministero sostiene che ci saranno le risorse per poter portare proseguire con la mission dell’Ente (vedi documento allegato).

SENATO
AULA

Con 171 voti a favore, un solo contrario e 32 astenuti l’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato il decreto sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari che ora passa alla Camera. Scritto così sembra una cosa bella, in attuazione a quanto promesso tante volte, in realtà è l’ennesima proroga alla esistenza degli ospedali psichiatrici che avrebbero dovuto chiudere da tempo. Era settembre del 2011, quando Palazzo Madama approvò la mozione per la chiusura dei “contenitori della follia” (https://www.goleminformazione.it/articoli/ospedali-psichiatrici-giudiziari-basta-con-i-contenitori-della-follia.html#.U1k-L1zFYgo).
L’Assemblea ha votato anche la mozione sulla cura dei malati di Alzheimer. Bei propositi, ma se non hanno attuato quella sugli ospedali psichiatrici, perché adesso dovrebbero dare attuazione a questa?

COMMISSIONI
La commissione Affari costituzionali è sempre impegnata nella revisione della seconda parte della Costituzione. Come dice la prof di mio figlio: Per impegnarsi, si impegna, bisogna però capire con quali risultati.
La commissione Giustizia ha ascoltato le comunicazioni del ministro della Giustizia Andrea Orlando sulle linee programmatiche del suo Dicastero. Divorzio breve alla francese, senza passare dal giudice (come a Monopoli con il via se hai la carta “possibilità”), potenziamento del Processo Civile Telematico, Ufficio del giudice, ricorso alle dispute alternative, interventi per l’emergenza carceraria, etc. Temi chiesti e richiesti da anni, ma nonostante questo c’è stato chi comunque si è lamentato perché non c’è un disegno organico… Rispetto a quanto visto approvare in tempi recenti quello promesso dal Guardasigilli è più che un disegno organico, credetemi...
Gli uffici di presidenza delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato hanno discusso della questione dei due fucilieri Marò: il resto è su tutti i giornali, finita l’era De Mistura, inizia quella della politica internazionale.
Le commissioni Difesa di Camera e Bilancio hanno ascoltato il commissario straordinario del Governo per la revisione della spesa pubblica, Carlo Cottarelli, sul processo di spending review nel settore difesa. Ma ‘sti F35 li comprate o no? Perché per il momento non si è capito, neanche dopo l’audizione... Per il momento si è capito solo che ci saranno i tagli ma a cosa non si sa.
La commissione Bilancio in extremis (voto arrivato dopo Montecitorio) ha votato Gianfranco Polillo, penultimo nominativo mancante per la costituzione della rosa dei dieci tra i quali saranno scelti, dai Presidenti di Senato e Camera, i tre membri del Consiglio direttivo dell’Ufficio parlamentare di bilancio.
Camera dei Deputati, commissione Attività produttive, interrogazione Enea
Senato della Repubblica, commissione Giustizia, comunicazioni del ministro Orlando sulle linee del ministero della Giustizia

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