PARIGI. Il controverso restauro della Sant’Anna di Leonardo da Vinci (1452-1519) al Louvre è entrato nell’ultima fase, che terminerà in meno di due mesi, poichè l’opera sarà di nuovo visibile in pubblico dal prossimo 29 marzo, giorno in cui sarà inaugurata una mostra dedicata al capolavoro dell’artista-scienziato del Rinascimento. Dopo quella cosiddetta dell’alleggerimento delle vernici, il quadro è ora nella fase dei ritocchi che prevede una serie di misure considerate non invasive dagli specialisti. La fase precedente aveva suscitato critiche e polemiche da parte di alcuni storici dell’arte francesi che avevano giudicato l’intervento aggressivo, con tanto di appello per fermare i lavori. Nelle scorse settimane si sono registrate anche le dimissioni di due funzionari dei beni culturali, che non condividevano i metodi utilizzati per la pulizia del quadro. Iniziata nel 1503 a Firenze, la pittura su legno che raffigura la Vergine, la madre Anna e il bambin Gesù è un’opera incompiuta della maturità di Leonardo. Deciso nel 2009, il restauro è iniziato nei primi mesi del 2010 sotto la sorveglianza del Centre de recherche et de restauration des Musees de France e con la supervisione direttiva del Dipartimento delle Pitture del Louvre. Data la delicatezza della tavola leonardiana, una commissione scientifica ha monitorato tutto il restauro e nei giorni scorsi la stessa commissione ha dato il via libera all’intervento conclusivo sulla Sant’Anna, che prevede dei lievi ritocchi, compreso un leggero sbiancamento del corpo di Gesù, dopo che è stata accertata la presenza di una vernice alterata. Su questo punto sono stati condotti esami scientifici specifici perchè si ipotizzava che sul bambino non ci fossero vernici sciupate ma una muffa che aveva alterato i colori originali.

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