Le stampanti inkjet sono le più diffuse a livello di grande distribuzione perché più economiche e più versatili. Il principale limite dei dispositivi che si servono della tecnologia a getto d’inchiostro sta nella durata delle sue cartucce, oltre che nella spesa che si è costretti ad affrontare per la loro sostituzione. Si stima, infatti, che la sostituzione di tutte le cartucce può richiedere costi di acquisto superiori persino a quello affrontato per comprare la stampante.

Gli hardware inkjet utilizzano quattro serbatoi, rispettivamente per il nero, il magenta, il ciano e il giallo, i quattro colori primari da cui è possibile ottenere tutti gli altri. La loro durata è nettamente inferiore rispetto a quella delle stampanti laser, più care ma anche più performanti e durevoli.

Le cartucce compatibili

Sebbene i produttori dei device le sconsiglino in modo categorico, le cartucce compatibili Canon, Hp, Samsung, ecc. sono la migliore alternativa per abbattere i costi di acquisto, ottenendo comunque un prodotto in grado di offrire prestazioni soddisfacenti. Si tratta di ricariche realizzate da aziende private non riconducibili a quelle produttrici della stampante. Queste ultime propongono sul mercato cartucce originali sviluppate appositamente per ogni specifico dispositivo mentre le compatibili sono in grado di integrarsi con modelli differenti.

A dispetto di quanto si dice e si sostiene da tempo, le cartucce compatibili non provocano alcun danno alla stampante, non espongono al rischio di rotture o di malfunzionamenti e, nella stragrande maggioranza dei casi, garantiscono prestazioni di stampa pressoché al pari livello di quelle originali.

Va inoltre chiarito che l’utilizzo di componenti non originali non invalida la garanzia sul dispositivo, almeno che eventuali danneggiamenti e malfunzionamenti non siano direttamente imputabili all’utilizzo dei materiali non di serie.

I difetti delle compatibili

Non trattandosi dei componenti originali, è inevitabile che le compatibili presentino alcune limitazioni. Può capitare che il dispositivo non riconosca la presenza della ricarica e che, per tale motivo, non effettui la stampa, sebbene succeda anche che l’hardware funzioni regolarmente nonostante il mancato riconoscimento. Altra limitazione sta nella possibilità di ottenere stampe di qualità inferiore. In entrambi i casi, occorre provvedere alla sostituzione della cartuccia. Va comunque ricordato che si tratta di casi riscontrati con una frequenza bassa e che, a fronte di un rischio limitato, è possibile abbattere in maniera sensibile la spesa per la sostituzione dell’inchiostro.

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