ROMA. In memoria di Rita Atria e Paolo Borsellino, nel ventennale della strage di Capaci, mercoledì 23 maggio alle 21,30 al Teatro India viene presentato in forma di lettura scenica Il mio giudice scritto e diretto da Maria Pia Daniele, interpreti Roberta Caronia e Leonardo De Carmine, musiche Nicola Sani e Igor Stravinskij.

Il mio giudice è ispirato a fatti di cronaca e alle vicende della giovane testimone di giustizia Rita Atria, ribellatasi alla mafia e morta a Roma nel 1992 a soli 17 anni una settimana dopo l’attentato al “suo giudice” Paolo Borsellino. Nella pièce la storia, scritta in versi sciolti e ripercorsa da Maria Pia Daniele nei modi di una tragedia classica, propone il coraggio e la coerenza della ragazza siciliana che si oppone fermamente alle leggi della mafia confidando in quelle dello Stato. Il personaggio viene raffigurato come una novella Antigone che contrasta la tirannia del potere mafioso, l’ottusa difesa dei codici d’onore di sua madre e l’omertà dell’intero paese. La dimensione del mito conferisce alla sua azione un valore universale. La lettura scenica de Il mio giudice viene proposta in occasione del ventennale della strage di Capaci che costò la vita dei magistrati Giovanni Falcone e della moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. A quella di Capaci seguì il 19 luglio 1992 la strage di via D’Amelio dove furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Sette giorni dopo, il 26 luglio a Roma, Rita Atria compì un gesto disperato. Nel cimitero di Partanna la madre distrusse a martellate la tomba della giovane. Ancora oggi la sua è una lapide senza nome.

 

 

Il mio giudice al Teatro India Lungotevere Vittorio Gassman (già Lungotevere dei Papareschi), 1 – Roma
Ingresso libero

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