Pubblichiamo uno stralcio del remake dell’omonimo film del ’61, di VITTORIO DE SICA, con PAOLO STOPPA, VITTORIO GASSMAN, ALBERTO SORDI e FERNANDEL.

SCENA 1 – EST. GIORNO – ROMA – PALAZZO GRAZIOLI.
SILVIO BERLUSCONI cammina agitato nel proprio studio, rivolgendosi al fido SANDRO BONDI.
VOCE FUORI CAMPO: Alle 18 comincia il giudizio universale!
BERLUSCONI: Che ore sono?
BONDI: Le 17 e 50, capo.
BERLUSCONI: E le ragazze? Dove sono le ragazze?
BONDI: Non c’è nessuna ragazza, maestà!
BERLUSCONI: ma come, tra 10 minuti c’è la fine del mondo e io non mi faccio nemmeno una sveltina?!
BONDI: Siete ridisceso in campo, eccellenza. Avete raccontato agli italiani di essere fidanzato con FRANCESCA, perciò, basta escort!
BERLUSCONI: e perché, non pago l’affitto pure a Francesca? Svegliati, Sandro… e falla venire subito qui!
BONDI: Spiacente, divino. Ha detto che fino al matrimonio niente sesso!
BERLUSCONI: Vuoi dire che gli ultimi 10 minuti della mia vita li devo passare con te?
BONDI (triste) Volete che chiami ALFANO?
BERLUSCONI (a malincuore) D’accordo. Ma digli che lo voglio truccato, con le calze a rete e i tacchi a spillo!

SCENA 2 – EST. GIORNO – ROMA – DAVANTI ALLA EX SEDE DEL PARTITO COMUNISTA.
PIERLUIGI BERSANI solo e con una bottiglia di birra in mano, canta ubriaco e triste.
VOCE FUORI CAMPO: Alle 18 comincia il giudizio universale!
BERSANI: Bandiera rossa… Bandiera rossa… Bandiera rossa la trionferà! E tra 10 minuti Renzi morirà e pure Monti schiatterà e anche la Bindi, trallallà!
Poi smettendo di cantare e facendosi improvvisamente serio. BERSANI: E anch’io morirò. Ho vissuto da democristiano, mi sono comportato da liberale, ma voglio almeno morire da comunista!

SCENA 3 – EST. GIORNO – ROMA – PALAZZO CHIGI – STUDIO MONTI.
Il professore è seduto dietro la propria scrivania, si rivolge ad un collaboratore, in piedi davanti a lui. Una telecamera ancora spenta lo inquadra.
VOCE FUORI CAMPO: Alle 18 comincia il giudizio universale!
MONTI: E gli italiani l’hanno pagata l’IMU?
COLLABROATORE: sì, professore.
MONTI: E la Sanità, l’abbiamo tagliata? E abbiamo tagliato pure le spese per la cultura, la scuola, le pensioni, i servizi sociali e le carceri?
COLLABORATORE: Sì, professore.
MONTI: E i soldi alla TAV, agli aerei F35 e alle scuole private, glieli abbiamo dati?
COLLABORATORE: Sì, professore.
MONTI: Bene. Nel discorso alla Nazione, dirò agli italiani che possono pure morire sereni!

SCENA 4 – EST. GIORNO – PALERMO – BUNKER DEL BOSS DELLA MAFIA.
Nel fastoso salottino del Bunker, il boss, che somiglia in modo impressionante al “Padrino”, parla con il capo della camorra e con quello dell’’ndrangheta. Una picciotto di guardia, armato di lupara, assiste alla scena.
VOCE FUORI CAMPO: Alle 18 comincia il giudizio universale!
PADRINO: Visto che l’articoletto ce l’hanno messo nella LEGGE DI STABILITA’!
CAMORRISTA: Sì. Adesso ci possiamo aprire mille case da gioco con persone vive!
‘NDRANGETTISTA (facendo il gesto di sparare): Finché non sono morte!
Tutti ridono alla battuta. Poi il Padrino riprende il discorso, serio.
PADRINO: C’è da fare molti più soldi che con quelle minchiate di slot-machinne, di videopoker e on line del cazzo! Alle persone vive ci puoi vendere la droga, le bottane, ci puoi prestare i soldi a strozzo, ci puoi chiedere il pizzo…
CAMORRISTA: E si capisce! Quelli mica sono computer quelli, se non ti pagano, li puoi ammazzare!
VOCE FUORI CAMPO: Alle 18 comincia il giudizio universale!
‘NDRANGHETTISTA: a proposito, voi che ne pensate di questa storia, della PROFEZIA DEI MAYA, voglio dire… Sarà vero che, tra 10 minuti, finisce il mondo?
PADRINO: Minchiate… Sono solo minchiate per tenere i fessi buoni…
VOCE FUORI CAMPO: Alle 18 comincia il giudizio universale!
CAMORRISTA (indicando in direzione della voce): CHISTO HA SCASSATO ‘A ‘UALLERA!
Il padrino rivolgendosi al picciotto armato e indicando in direzione della VOCE.
PADRINO: Piccio’, pensaci tu.
Il picciotto esce con il fucile spianato. E dopo qualche istante, nella stanza, si sente il rumore di uno sparo.

EFFETTO SPARO

PADRINO: L’avete sentita la fine del mondo? Nente finisce se non siamo noi a finirla e noautri non vogliamo finire proprio nente…
‘NDRANGHETTISTA: Giusto, era solo una voce.
CAMORRISTA: E ‘e voci ‘e puo’ fa’ sta zitte!
VOCE FUORI CAMPO: Sono le 18. E’ iniziato il giudizio universale!
La scena viene squassata come da un terribile terremoto e il bunker crolla sulle teste dei tre malavitosi.

SCENA 5 – EST. GIORNO – CIELO – PORTA DEL PARADISO.
Berlusconi, Monti e Bersani sono davanti alle porte del Paradiso e litigano tra loro. San Pietro, di spalle, sta aprendo la porta.
BERLUSCONI: Poiché è rimasto un solo posto disponibile, spetta a me andare in Paradiso. Sono quello che ha dato più amore e più soldi di tutti…AH! AH!
MONTI: No, il posto è mio. E me lo dovrai cedere, come mi hai ceduto il Governo. L’Europa lo vuole!
BERSANI: Ragassi, ma siam passii!? Almeno alla fine del mondo, tocca alla CLASSE OPERAIA, andare in paradiso!
San Pietro si gira sorridendo furbescamente. Ha il volto del Padrino.
SAN PIETRO/PADRINO: ‘O pagaste ‘u pizzo?!

P.S. Se avete letto questo articolo significa che siete ancora vivi. Quindi se non avete pagato l’IMU sono cazzi vostri!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *