Ragazzi in sedia a rotelle, persone barellate, tutti possono provare l’emozione di andare in grotta. Ora è possibile fare esperienze in grotta  per chi è diversamente abile  in cinque città: Forlì, Narni, Pescara, Roma e Napoli dove ci sono i gruppi dell’associazione “Diversamente Speleo”.
“L’anno scorso abbiamo organizzato il primo evento  – racconta  MatteoTurci  speleologo dell’associaazione –, portando in grotta 120 speleologi, di cui una decina con disabilità e, di questi, cinque imbarellati. Siamo andati alla grotta del Mezzogiorno, chiamata anche grotta della Beata Vergine di Frasassi, l’unica naturale accessibile per i disabili. Poi abbiamo proseguito la giornata nelle grotte turistiche di Frasassi, che per bellezza sono al sesto posto nella classifica nazionale”. “Noi mettiamo a disposizione braccia e gambe – spiega Luca Cutitta altro speleologo del gruppo- e la conoscenza dei posti e delle tecniche a chi ne ha bisogno. Viceversa, gli amici neofiti delle grotte – bambini, anziani, persone con disabilità – ci donano sorrisi ed emozioni sincere: oggi è ciò che manca a noi tutti. È un mutuo scambio, neanche tanto equo, perché alla fine dell’esperienza in grotta ci guadagna di più chi ha scoperto che non basta essere atletici e forti per essere felici, ma è necessario aprire il cuore e farvi entrare tutta la luce che un gesto d’amore ci restituisce”.

Fonte: SuperAbile Magazine

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