Il giorno sabato 24 novembre 2012, gli studenti del Liceo Scientifico Kennedy, di comune accordo, hanno deciso di compiere un ulteriore atto di protesta, dopo quello del corteo del 22 novembre. I motivi che li hanno spinti ad occupare l’edificio scolastico sono di carattere sia esterno che interno.

Per quanto riguarda le ragioni esterne all’istituto, l’intera comunità studentesca ha deciso di affiancarsi alle battaglie degli altri licei romani. Essi sono in protesta contro gli ennesimi tagli ai fondi stanziati alla scuola pubblica e contro disegni di legge che vanno a minare il loro futuro, come il DDL 953 EX APREA che potrebbe portare ad una parziale privatizzazione della scuola pubblica.

Tutti questi provvedimenti, finalizzati a proseguire la politica di austerity imposta dall’Unione Europea e praticati dall’attuale governo tecnico del professor Monti, hanno portato ad una condizione di profondo malcontento popolare e ad un inasprimento della crisi economica.

Queste motivazioni vanno ad aggiungersi a problemi presenti all’interno della realtà scolastica, quali la completa inesistenza di rapporti tra il corpo docenti e gli studenti: non è accettabile che i professori, prima solidali e propensi a manifestare scendendo in piazza insieme, ora minaccino e intimidiscano singoli studenti. Inoltre la prevaricazione da parte della componente dei genitori su quella studentesca all’interno del CDI ha notevolmente infastidito e provocato l’indignazione di tutti gli studenti, in quanto privati del proprio ruolo rappresentativo.

L’occupazione è stata gestita responsabilmente, all’insegna del rispetto reciproco tra gli allievi così come delle strutture; infatti, la scuola è stata mantenuta pulita e tutelata da eventuali ingressi esterni. Durante il giorno gli studenti sono stati impegnati in corsi e conferenze di natura culturale e sportiva. Come richiesto dalle autorità, gli studenti hanno dato disponibilità perché il personale potesse usufruire degli uffici amministrativi e della Presidenza qualora richiesti. È stato altresì garantito il corretto svolgimento dei corsi pomeridiani in palestra e nei campetti sportivi adiacenti ottenuti in concessione dalla Provincia, senza ostacolare in alcun modo l’attività degli enti privati. Inoltre per permettere a coloro i quali non aderiscono a tale forma di protesta e al personale scolastico di convalidare la propria protesta, la succursale di Vicolo del Cedro è stata lasciata aperta.

Detto ciò, restano le nostre richieste alla Sig.ra Preside e ai nostri Professori: desideriamo per il futuro un confronto su attività interdisciplinari, da organizzare almeno per una settimana all’anno.
Resta la necessità di tornare a lottare insieme, raccogliere le forze. Pertanto sollecitiamo una partecipazione di professori, genitori oltre che degli alunni, per organizzarci con azioni collettive – per esempio una petizione – al fine di sollecitare e ricevere risposte dal Governo Monti, e nella speranza di riuscire a superare gli squilibri odierni: facciamo presente, infatti, che se da una parte si vuole smantellare la scuola pubblica, quella privata addirittura continua a godere di tanti, troppi benefici.
Gli Studenti del Kennedy

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