ROMA. Il suprematismo di Malevich, l’astrattismo di Kandinkskij, lo stile fantastico e intimista di
Chagall e ancora il neo-prmitivismo di Larionov e della Goncharova, il cubofuturismo, il cezanismo e il costruttivismo: le grandi Avanguardie Russe debuttano a Roma, all’Ara Pacis, con una mostra che raccoglie settanta capolavori dei maggiori artisti russi del secolo scorso, con alcuni inediti per l’Italia come Lo spazzino e gli uccelli di Chagall. La mostra – aperta il 5 aprile e visitabile fino al 2 settembre – inaugura anche i nuovi spazi espositivi al pian terreno dell’Ara Pacis, che hanno raddoppiato la superficie disponibile, con biglietteria e ingresso indipendenti.

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