Qualunque celebrazione legata alla comunità gay è sempre preceduta dal fiato mortale dei signori dell’oscurità, emersi dal nulla delle loro vite per mandare al rogo i profanatori della famiglia.
Un tombino di Città del Vaticano si scoperchia ed ecco sbucare Paola Binetti, il braccio armato (di cilicio) dell’Opus Dei, a ribadire che “i gay non possono pensare di avere più diritti degli altri”, da una costellazione sconosciuta Carlone “Alien” Giovanardi insiste che l’Europride offende il papa e immancabile giunge il GranVisir della Padania Mario Borghezio, che agita la sua spada al sanguinaccio e grugnisce che l’evento è una sarabanda inopportuna.

Il videosindaco
A questa armata Brancaleone delle tenebre si aggiunge il Presidente Lup. Mann. della Commissione Cultura e Sport di Roma Federico Mollicone che chiede una collocazione più adeguata (Borgata Finocchio?). Ma ai tetri vigili della morale pubblica si oppone un sol uomo e dopo anni di estremismo, di incomprensioni e anche un po’ di timidezza, Gianni Alemanno esce allo scoperto. L’ultimo Cesare, coadiuvato dalla sua cravatta parlante, registra un video di benvenuto a tutti i partecipanti dell’Europride, dove finalmente può mettere a frutto il suo diploma di attore conseguito alla Raoul Bova School of Arts. Che si deve fare per aumentare i consensi in vista della fine del mandato! Ma stavolta vallo a dire a tuo suocero Pino Rauti, che ti aspetta a casa con un clistere ben oliato.

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