“Ora, se scarichi un’app al volo è lì, quando arrivi a casa. Se fai una modifica mentre vai al lavoro, quando arrivi è lì che ti aspetta. […] Adesso, le cose che fai sul tuo telefono, sono quasi ovunque vuoi” – così la Apple presenta iCloud insieme al suo iPhone 4S, facendo conoscere per la prima volta questo concetto al grande pubblico.

Con il Cloud Computing tutto si sposta sulla rete; applicazioni, programmi e dati non vengono più immagazzinati sull’hard disk del nostro computer, ma sono caricati in rete in modo tale da potervi accedere da qualsiasi postazione o periferica che sia connessa ad internet, con evidenti vantaggi organizzativi.

Utilizzare sistemi di questo tipo permette per esempio di avere i propri documenti sempre a portata di mano, anche se si è dimenticato il proprio computer; basta avere un cellulare con connessione internet a portata di mano o un Internet Point nelle vicinanze.

I rischi fisici si abbattono improvvisamente: problemi di virus, incidenti, backup, logorio delle macchine diventano problemi del provider che offre il servizio, e che proprio per questo si dota di apposite tecnologie e professionisti del settore incaricati ai controlli di sicurezza.

Per grandi e medie imprese, che hanno bisogno di una rete interna, questo può significare un enorme risparmio: cade la necessità di gestire un server interno e i costi in apparecchiature si riducono sensibilmente. Tutto ciò che di cui si ha bisogno è una connessione veloce, stabile e affidabile.

Le aziende si pongono il problema di passare o meno alla Cloud ormai da diversi anni; molte hanno già effettuato questo salto, molte altre preferiscono aspettare o adottare comunque soluzioni ibride, per poter mantenere sempre e comunque il completo controllo di dati sensibili o riservati di vitale importanza.

I normali utenti della rete e i singoli professionisti invece? Quali sono le reali possibilità offerte oggi dal mercato?

Apple iCloud

Il prodotto della Apple, rilasciato nel 2011 con iOS5 e l’iPhone 4S, è in realtà uno degli ultimi arrivati in questo campo, ma la capacità di presentazione dell’azienda di Cupertino lo ha reso quasi il simbolo della Cloud per gli utenti.

Un prodotto progettato esclusivamente per i più recenti sistemi operativi: iOS5 per quanto riguarda le periferiche mobili (iPad, iPod e iPhone) e OS X Lion per i tradizionali Mac.

Cavallo di battaglia è, come sempre, l’intuitività e la semplicità dello strumento che, in modo totalmente automatizzato, sincronizza tutte le periferiche connesse alla Cloud per un determinato account.

Tutte le applicazioni, le foto, la musica che vengono caricate o scaricate su una periferica sono accessibili in questo modo anche dalle altre, fino a un limite massimo di 5GB, incrementabili a pagamento fino a 55GB.

Google Chrome OS e Google Docs

Google offre probabilmente il numero più ampio di servizi Cloud che sono usati tutti i giorni: dalle funzionalità di upload di Gmail si arriva alla vera e propria nuvola di Google Docs, che permette di lavorare online con documenti di vario genere.

Tramite Docs è possibile caricare online e avere sempre a disposizione (privatamente) dati di qualsiasi tipo, oltre a modificare, creare e gestire documenti di testo, presentazioni, tabelle, fogli di lavoro, moduli e disegni, un po’ come Microsoft Office, ma direttamente online, gratuitamente e senza dover installare nessun programma sul proprio computer.

Un’importante caratteristica di Docs è la possibilità di condividere i documenti, lavorando contemporaneamente così allo stesso progetto in più persone, con la possibilità di vedere in tempo reale le modifiche effettuate dagli altri utenti invitati a collaborare.

Il motore di ricerca di Mountain View è stato inoltre fra i primi a proporre un sistema operativo totalmente cloud; Chrome OS viene venduto su Chromebook Acer e promette velocità, semplicità e sicurezza. Il computer si trasforma così in una semplice periferica per connettersi al web, leggero, solido e performante. Ovviamente Chromebook può collegarsi a internet anche tramite 3G, in modo tale da non rischiare mai – o quasi – di restare tagliati fuori dai propri dati.

Interessante inoltre il nuovo store di applicazioni specifiche per Google Chrome, che ha fatto guadagnare molti punti al browser negli ultimi tempi. Tramite il Chrome WebStore è possibile installare applicazioni cloud di ogni tipo: dai giochi ai software di produttività, passando per meteo e informazione.

How To: Usare Google Docs

Per usare Google Docs è necessario avere un account Google. Una volta registrati a Google il servizio è raggiungibile dalla barra multifunzione in cima a tutte le pagine del network:

01_cloud

Dal pannello di controllo è possibile visualizzare tutti i files caricati o creati, o aggiungerne di nuovi in modo molto veloce tramite due pulsanti sulla sinistra.

Con un click sul pulsante “Crea” si aprirà un menu a tendina per la scelta del documento da creare (Documento, Presentazione, Foglio di Lavoro, Modulo, Disegno, Tabella, Raccolta), mentre cliccando sul pulsante al suo fianco, si potranno caricare singoli files o intere cartelle dal proprio computer.

02_cloud

Le “Raccolte” non sono altro che delle cartelle che possono essere utilizzate per raggruppare e classificare i files online, proprio come sui normali computer di casa.

Le schermate per la creazione e la modifica dei documenti sono molto simili a quelle della maggior parte dei programmi d’elaborazione testi; la vera particolarità nasce dal fatto di poter condividere ogni documento velocemente, con qualsiasi altra persona che abbia un account Google. I documenti possono essere condivisi in “Sola Lettura” o dando i permessi di modifica o commento.

03_cloud

Altri Servizi

La quantità di applicazioni cloud è in realtà molto più ampia e spazia fra una varietà di possibilità di utilizzo sicuramente ampia: Dropbox (per l’archiviazione e la condivisione di file), Photoshop Express (per il fotoritocco) e Microsft Office Live Workspace (concorrente di Google Docs) sono solo alcuni esempi del numero impressionante di software che permettono di operare online.

Dropbox: Archiviazione e Condivisione

Il servizio offerto da Dropbox è un modo semplice e immediato per tenere al sicuro e condividere files di ogni tipo.

Dopo essersi registrati a questo link si accede al pannello di controllo di Dropbox, tramite il quale è possibile effettuare upload fino a 2GB di spazio.

La condivisione di file inoltre è particolarmente veloce: una volta messa online una cartella basta cliccare sul pulsante “Share a Folder” e seguire il procedimento guidato per condividerla con altre persone, inserendo la loro email.

04_cloud

Dropbox da inoltre la possibilità di ampliare lo spazio a disposizione, semplicemente invitando i propri amici a iscriversi tramite questo link; gli amici che accettando un invito portano 250MB di spazio in più a chi li ha invitati, fino ad un massimo di 8GB.

La particolarità di questo servizio sta inoltre nel fatto di esistere anche come software specifico per il computer, in modo tale da non dover necessariamente accedere al pannello di controllo online per l’upload dei file.

Una volta installato il programma sarà possibile creare cartelle sul proprio computer in cui spostare normalmente i file, caricandoli online in privato o in condivisione; il vantaggio di questa soluzione sta soprattutto nel fatto che la sincronizzazione viene portata avanti indipendentemente dal browser e che funziona automaticamente ogni volta che ci si collega a internet con il programma aperto, senza doversi collegare al sito. Il procedimento nello specifico differisce in base al sistema operativo utilizzato; Dropbox è infatti disponibile per Windows, Mac OS e Linux.

Cloud: Vantaggi e Ostacoli

L’adozione di una soluzione cloud porta sicuramente una grande quantità di vantaggi immediati: l’accesso ai propri documenti da qualunque luogo e qualunque periferica, la solidità e la sicurezza dei files, la possibilità di condivisione e collaborazione e la velocità del software sono quelli che saltano sicuramente più all’occhio.

Esiste però un grande, intuibile ostacolo: la velocità di connessione al web. Una soluzione cloud crolla e diventa ingestibile nel momento in cui la periferica di lavoro principale non si avvale di una connessione veloce e stabile; un qualsiasi guasto alla linea può mettere in crisi la gestione delle informazioni in questo modo.

Per il singolo utente o professionista lavorare unicamente con servizi cloud oggi è difficile per questo motivo; conoscerli, e saperli usare affiancati alle tradizionali metodiche di lavoro, diventa però una formidabile arma in più per ottimizzare i tempi ed essere sempre operativi.

Gestire i dati contemporaneamente in più persone, averli sempre a disposizione e al sicuro può fare la differenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *