Una grande festa per i novanta giovani che quest’anno hanno terminato il programma terapeutico con la Comunità Papa Giovanni XXIII. I ragazzi  coinvolti hanno un’età perlopiù superiore ai 30 anni, in alcuni casi anche fino ai 45, con una lunga storia di dipendenza da sostanze e vissuti spesso drammatici. Settanta di questi ragazziprovengono dalle Comunità Terapeutiche in Italia, gli altri da Croazia, Albania, Brasile, Bolivia e Cile. Questi ragazzi sono entrati in Comunità soprattutto per dipendenza da eroina e cocaina, che continuano ad essere sostanze d’abuso molto diffuse, ma è in crescita l’utilizzo di droghe sintetiche sotto forma di pasticche. In aumento anche l’abuso di alcol e la dipendenza dal gioco d’azzardo.
«Sono 595 i ragazzi in programma terapeutico dal 1° gennaio 2014 nelle strutture della Papa Giovanni, in Italia e all’estero, 490 maschi e 105 femmine – spiega Giovanni Salina, responsabile del Servizio Tossicodipendenze dell’associazione –. A Febbraio 2014 è stata aperta l’ultima Comunità terapeutica, in Argentina a Puerto Madryn. Sono stati potenziati i progetti di prevenzione dalle dipendenze nelle scuole medie inferiori e nelle classi delle scuole superiori». Ringraziare Dio per tutti i giovani “tornati alla vita”: è lo spirito con cui il 26 dicembre 2014, nella parrocchia della Resurrezione di Rimini – dove don Oreste Benzi è stato parroco per 32 anni – Monsignor Giovanni D’Ercole, Vescovo di Ascoli Piceno, celebrerà la “Messa del Riconoscimento” dei 90 ragazzi che quest’anno hanno terminato il programma terapeutico con la Comunità Papa Giovanni XXIII.

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