Addicts’ Symphony, è il documentario dove si racconta la storia di 10 musicisti con un passato segnato da diverse forme di dipendenza.  L’idea del documentario è del compositore e musicista James McConnell, ex alcolista e padre di un ragazzo eroinomane scomparso nel 2011 a soli 18 anni, che ha voluto in questo modo sensibilizzare il grande pubblico sul problema della dipendenza da alcol e droga, presente anche nel mondo della musica classica. Il documentario in onda sul canale 4 della tv inglese, segue la vita e la preparazione dei musicisti in vista del concerto finale con la London symphony orchestra. Il documentario, oltre a seguire il percorso di preparazione artistica, ripercorre la storia dei musicisti che compongono la singolare orchestra. Come quella di Juliet Addison, violinista, che a soli 14 anni ha iniziato a bere prima di ogni concerto per stemperare la tensione. “Mi faceva smettere di tremare – racconta al quotidiano The Daily Mail – ed è stato tutto molto semplice. Qualcuno mi ha detto ‘fatti un brandy, ti aiuta a distendere i nervi’ e così feci. Ho scoperto in questo modo quello che credevo essere il segreto per non deludere le aspettative di insegnanti, genitori e amici che venivano ad ascoltarmi”.Per i musicisti, partecipare al programma televisivo significa non solo recuperare un buon rapporto con la musica ma anche affrontare le proprie paure attraverso un percorso di counselling collettivo.

Fonte: Redattore Sociale 

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