Ci sono giovani in prima linea per portare un sorriso alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia. Tutto è partito da tre ragazzi: Luca Dal Santo, Davide Panozzo e Nicola Dal Santo, di Schio, in provincia di Vicenza, che desideravano offrire il loro aiuto. Ancora minorenni si sono adoperati nelle ricerche e, dopo vari tentativi, hanno trovato una casa famiglia di Bondeno (paese molto vicino alle zone più disastrate dal sisma) che cercava animatori per bambini. Senza pensarci un attimo si sono resi disponibili e sono partiti verso metà giugno. La cosa bella è che il loro esempio ha stimolato altri ragazzi. Sempre da Schio, in particolare dal Liceo Tron, hanno aderito circa venti ragazzi e fino al 12 agosto sono previsti nuovi arrivi di giovani veneti in terra emiliana.

giovani_emilia_1L’entusiasmo di questi giovani è travolgente, continuano ad aderire e probabilmente la staffetta di solidarietà continuerà fino alla fine di agosto. Ci teniamo a mettere tutti i nomi di questi splendidi ragazzi che sono rimasti tutti almeno una settima in Emilia: Elisabetta Trentin, Anna Fabris, Chiara Spillare, Giovanni Lucchin, Camilla Marchetti, Adele Bonato, Isabella Greselin, Jacopo Peretto, Chiara Sterle, Michele Federle, Maria Martini, Francesco Guzzonato, Noemi Cosaro, Anna Chiara Cattelan, Mattia Righele, Mattia Gasparella, Lukic Srdjan e naturalmente Luca Dal Santo, Davide Panozzo e Nicola Dal Santo. Si sono impegnati come animatori di bambini ma anche per scaricare camion di aiuti che arrivano da varie parti della penisola. Importantissima la scelta di impegnare i bimbi con i giochi. Per dare loro speranza. Non a caso è stata scelta un’animazione del Mago di Oz che insegna a cercare dentro di sé le risorse per superare le difficoltà.

giovani_emilia_3I bimbi, raccontano i ragazzi, hanno tanta voglia di giocare e, se fosse per loro, non si fermerebbero mai neanche sotto il sole di mezzogiorno. “La settimana d’impegno in Emilia è volata, – spiega Nicola – tanto che ho deciso ti farne altre due e di aiutare altri ragazzi a fare questa esperienza molto bella.” Anche Luca non si è risparmiato ed è rimasto ben due settimane. “Di questa esperienza – spiega Noemi Cosaro – mi è rimasta la gioia vedendo i bambini sorridere”. Se i giovani hanno le giuste motivazioni, sono irrefrenabili e questi ragazzi stanno donando con tutto il cuore parte delle loro vacanze.

La voglia di aiutare dal Veneto si contagia anche ai giovani della Lega Italiana Protezione Uccelli che hanno deciso di portare un sorriso alle popolazioni colpite dal terremoto. Adolescenti di varie parti d’Italia, aderenti alla LIPU, hanno deciso di organizzare una giornata (il 30 giugno), nei campi sfollati di San Possidonio (MO) e di Reggiolo (RE) da trascorrere insieme con l’ausilio della natura. Sono stati allestiti dei laboratori naturalistici per riconoscere le tracce degli animali e per costruire nidi artificiali. È stato organizzato dai giovanissimi volontari LIPU dell’Oasi Bosco Negri (in provincia di Pavia) anche uno spettacolo teatrale, ad animare questa giornata vi erano anche i ragazzini della LIPU di Castel di Guido, alle porte di Roma.

giovani_emilia_4Nel campo di Reggiolo i volontari dello staff LIPU hanno liberato diversi uccelli curati e riabilitati nel Centro Recupero Fauna Selvatica di Reggio Emilia. Questo è stato un momento importante… nell’attimo in cui un falco apre le ali e vola via, comprendi che nella vita c’è sempre una speranza. Il nostro intento era di portare a compimento, spiegano i responsabili LIPU, l’insegnamento di Madre Teresa che soleva ripetere: “Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso”. Da varie parti d’Italia dai giovani arriva un messaggio importante: portare nelle zone terremotate la nostra gioia e le nostre braccia e dire “basta” agli sms solidali che non danno la sicurezza del dono e sono “freddi”.

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