Gli italiani, causa il periodo di crisi che stiamo attraversando, cercano di ridurre, anche tramite la pratica del porre le assicurazioni auto del settore a confronto, i costi dell’Rc auto. In Italia, anche per questo,sono sempre di più quelli che utilizzano servizi come il car sharing o il car pooling o che quantomeno ne conoscono l’utilità per abbattere le spese di casa.

La crisi, dunque, spinge le famiglie a rivedere le proprie abitudini di consumo e queste dimostrano di saper rispondere prontamente. Le occasioni proposte dalla share economy non lasciano indifferenti gli italiani, i quali si scoprono propositivi e aperti alle novità proposte soprattutto dalla rete.

L’Osservatorio della compagnia assicurativa on line Linear ha effettuato una ricerca in merito e l’esito è stato inaspettatamente positivo per un paese come l’Italia, che si è sempre distinto per la sua industria automobilistica e per l’amore che gli italiani hanno sempre dimostrato a quello che diventato nel tempo, un vero e proprio strumento culturale.

Secondo i dati della ricerca infatti, il 42% degli intervistati pensa sia giusto diminuire l’utilizzo delle auto in città, il 36% è favorevole ad accettare delle limitazioni se regolate da leggi ad hoc e il 21% afferma di utilizzare i servizi di mobilità alternativa offerta dalle compagnie di car pooling e car sharing.

Nel dettaglio, il car pooling consiste nel condividere l’auto per tratti stradali con altre persone, dividendo i costi della benzina e degli eventuali caselli, mentre il car sharing è il servizio di noleggio auto all’interno del perimetro urbano che permette di lasciare a casa la propria auto e spostarsi con le auto disponibili su vari parcheggi cittadini, precedentemente prenotate.

La conoscenza di questi servizi di mobilità sostenibile è diffusa e ben il 70% degli italiani dichiara di esserne a conoscenza e di sapere quali siano gli effetti positivi e il relativo funzionamento; il restante 30% si divide tra un 15% di persone che non hanno mai sentito parlare del fenomeno e un 15% che ne ha solo sentito parlare.

I numeri ci sono insomma, ma lo sviluppo in questo senso va lentamente: i dati sugli usi effettivi dei servizi, infatti, sono meno incoraggianti. Solo il 21% degli italiani ha dichiarato di aver usufruito dei servizi di car sharing e car pooling, nello specifico l’11% una sola volta e l’8% qualche volta. Gli italiani realmente green sono solo il 2% e dichiarano di aver utilizzato entrambi i servizi in modo frequente. 

Certo, il lato positivo c’è e riguarda le aspettative e le speranze degli italiani a riguardo: dalla ricerca è emerso che tra quelli che non hanno nelle proprie città la disponibilità di questi servizi,  il 20% li userebbe quotidianamente, il 19% lo farebbe anche per i viaggi extraurbani e il 41% comunque, ne farebbe uso. 

Un altro dato ancora più importante è quello che il 6% degli italiani sta pensando di eliminare la seconda auto di famiglia: questo dato è si positivo per il futuro della sostenibilità, ma sembra anche incidere negativamente sul comparto industriale automobilistico. Per Federauto, infatti, il 2013 si chiuderà con l’8% in meno del fatturato e dei pezzi venduti rispetto al 2012, arrivando allo stesso valore raggiunto del 1979. 

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