Decisamente incomprensibili e ingiustificate le dichiarazioni del Presidente della Repubblica in merito alla vexata quaestio della revisione delle circoscrizioni giudiziarie e ferma, per questo, la levata di scudi di chi guarda con profonda cognizione di causa, vera attenzione e serio scrupolo alla distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. 
Con una lettera trasmessa in data odierna, il Coordinamento Nazionale degli Ordini Forensi Minori ha rappresentato al Capo dello Stato il disappunto dei 47 Ordini di avvocati che si riconoscono nel sodalizio per la espressione ” Sarebbe inammissibile e scandaloso volerla rimettere in qualsiasi modo in questione per ciechi particolarismi anche politici “, adoperata ieri l’altro. 
Nella nota si sottolinea che l’esercizio della delega da parte del Governo non ha tenuto conto della esigenza, imposta dal principio costituzionale di solidarietà, che lo Stato si faccia carico di assicurare a cittadini e imprese dei centri di piccole dimensioni l’erogazione del servizio Giustizia quando lo impongano ragioni legate alla estrema difficoltà dei collegamenti viari o alla diffusa presenza della criminalità. Così come ha adottato soluzioni, tanto anomale quanto dannose, nel momento in cui ha, ad esempio, accorpato un intero circondario ad un Tribunale dislocato in una diversa Regione. 
Senza dire che la evidente violazione delle norme costituzionali che disciplinano l’esercizio del potere legislativo da parte del Parlamento e del Governo ( al rispetto di alcune delle quali lo stesso Capo dello Stato ha più volte sollecitato ) ha dato abbrivio a ben 22 giudizi davanti alla Corte costituzionale, alcuni dei quali verranno trattati fra pochi giorni. 
” L’impressione è, a questo punto, che le considerazioni che hanno mosso la prudente e saggia mano del Capo dello Stato non dispongano di tutte le informazioni assolutamente indispensabili alla formulazione di un giudizio sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie che sia al contempo aderente alle circostanze di fatto e alle norme di legge “, si sostiene nella nota. 
” Le considerazioni svolte al Capo dello Stato ci hanno indotto – dichiara il Presidente avv. Walter Pompeo – a richiedere una udienza deputata a ” fornire all’altissima funzione del Presidente della Repubblica una lettura, se non diversa, certamente ulteriore rispetto a quella ufficiale ” e a illustrare ” dettagliatamente e organicamente ” le ragioni della ferma opposizione alla ingiusta manovra riformatrice. 
Cresce giorno dopo giorno la tensione sull’argomento e si infiammano, in ogni sede, animi e documenti.
Quel che occorre, a questo punto, è probabilmente un momento di riflessione ma non disgiunto da un sereno, ampio, sollecito confronto su dati davvero inossidabili e veramente utili a consegnare al Paese una seria revisione della geografia giudiziaria che sia sicuramente foriera di risparmi di spesa e recupero di efficienza. 

Ordini_Forensi_Minori_-_Lettera_al_Presidente_della_Repubblica_.pdf

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