Il rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese, divulgato appena un mese fa parlava di un ceto medio sempre più povero. I dati dicono che quella fascia sociale composta da unità familiari la cui ricchezza è compresa tra i 50 mila e i 500 mila euro si è notevolmente impoverita: in dieci anni la sua ricchezza è diminuita dal 66,4% al 48,3%.

«Proprio perché medio è anche il gruppo più popoloso e da qui deriva la particolare importanza politica di questa classe sociale che comprende il segmento produttivo delle libere professioni, delle piccole e medie imprese, dei lavoratori autonomi» ha dichiarato il presidente Maurizio De Tilla presentando oggi a Roma il Movimento Le Professioni per l’Italia.
«All’interno del ceto medio i professionisti sono quelli che più hanno risentito della grave crisi economica e finanziaria che stiamo attraversando» ha continuato De Tilla, che propone una via d’uscita politica a questa situazione: «il ceto medio si deve unire politicamente contro i poteri forti».

Secondo i dati dell’Adepp (associazione enti previdenziali privati), le categorie professionali italiane negli ultimi cinque anni hanno visto una contrazione del 20% dei loro redditi.
«Per risolvere i problemi della politica bisogna cambiare musica, spartito, vecchi musicisti e direttore di orchestra – ha dichiarato il vicepresidente del Movimento Domenico Petrone – Sarebbe opportuno “aggregare sinergicamente” professionisti e competenze eccellenti per affrontare e uscire fuori dai problemi, unire le forze di persone, al di fuori di condizionamenti politici. Fornendo il contributo con progetti specifici settoriali, proposte di legge, abrogazione di regolamenti e burocrazie assurde, innovazioni tecnologiche e strutturali».
Secondo Anna Maria Ciuffa, vicepresidente Vicario del Movimento, «I soggetti maggiormente a rischio sono i giovani. Per loro non si fa nulla. Molti giovani professionisti sono disoccupati. Fortemente critica poi, è la situazione delle donne. Nella realtà non si portano avanti politiche serie per le pari opportunità nel mondo del lavoro».
«Le categorie più colpite – ha illustrato De Tilla nel suo intervento – oltre alle piccole e medie imprese e al lavoro autonomo, sono stati avvocati e notai con l’11%, ma le cose non vanno meglio per l’area tecnica di geometri, periti e biologi o per quella economica e sociale rappresentata da giornalisti, commercialisti e ragionieri che hanno perso il 5%.

 

Si rilevano con sempre maggiore intensità segnali di difficoltà relativi a livelli di consumo, capacità di risparmio, ammontare del patrimonio, comparando dati per classi sociali, tipi di famiglia, età – ha continuato De Tilla . Oggi, in presenza di un welfare squilibrato a favore dei padri come quello italiano, quasi solo chi può contare su una famiglia sufficientemente robusta riesce a gestire la fase iniziale e più precaria di carriere appetibili, a restare nel ceto medio o a diventarlo».
A complicare la situazione sono state inoltre le manovre economiche che si sono susseguite negli ultimi due anni: «La forte pressione fiscale, le liberalizzazioni selvagge, gli attacchi della stampa e dei mass media, la impropria qualificazione come caste delle componenti pro­fessionali e imprenditoriali, le prospettate azioni di esproprio nei confronti della previdenza privata costi­tuiscono fondate ragioni di malcontento se non di rivolta – ha dichiarato De Tilla – Dai discorsi degli esponenti della politica si avverte che la fascia di elettorato moderato non è più rappresentata politicamente – ha sottolineato – Il ceto medio pone delle domande sulle prospettive di vita e di lavoro. Ma non riceve alcuna risposta della politica».
Ecco perché per il presidente del movimento Le professioni per l’Italia chiama ad un nuovo e ritrovato protagonismo politico: «La reazione del ceto medio non deve tardare per un radicale rinnovamento della politica, gettando le basi per la creazione di una nuova classe dirigente. Il ceto medio – e segnatamente i professionisti e i piccoli e medi imprenditori – devono uscire dal torpore e dall’inerzia, liberandosi da un pessimismo strisciante sul proprio futuro e rimettendosi nuovamente in gioco. Il ceto medio è ancora detentore di un capitale sociale e culturale. Crede fermamente nella legalità del Paese, nello Stato di diritto, nella lotta alla criminalità organizzata, nella lotta alla speculazione di ogni tipo e, soprattutto a quella finanziaria, nel dovere civico di abbandonare qualsiasi istanza di clientelismo e assistenzialismo».
«Per affrontare il necessario cambiamento – ha concluso De Tilla – è giunto il momento di riorganizzare i corpi intermedi all’insegna di una iniziativa che coinvolga professionisti, imprenditori, intellettuali ed espressioni della società civile. L’Associazione “Le Professioni per l’Italia”presenterà elaborati e proposte alle forze politiche impegnate nella prossima tornata elettorale».

Questo l’esecutivo dell’Associazione:
Presidente Maurizio De Tilla, vicepresidente Vicario Anna Maria Ciuffa, vicepresidenti Filippo Marciante (avvocato), Domenico Petrone (imprenditore) e Claudio Fava (commericalista); segretario e vice segretario rispettivamente Riccardo Izzo (commercialista) e Marco Di Tonto (farmacista); il tesoriere sarà Gaetano Amoroso, vice tesoriere Maria Andretta.
Il direttivo nazionale è formato da 21 professionisti e imprenditori rappresentanti di tutte le categorie e di tutto il territorio nazionale che, oltre ai già citati componenti dell’esecutivo, sono: Maurizio Livrea, Giovanni Previti, Lucio Chimento, Victor Ciuffa, Nicola Ferraro, Stefano Nardini, Daniela Cocito Rajola, Edmondo Duraccio, Nicola Monda, Donatella Parenti, Maurizio Sansone, Gianfranco Greci.

I componenti del Consiglio nazionale sono:

  1. Monterisi Domenico                    avvocato                        Barletta

  2. Granata Anna Maria                    consulente del lavoro      Napoli

  3. Limardo Maria                            avvocato                        Catanzaro

  4. Falco Domenico                          giornalista                       Napoli

  5. Foti Franz                                   giornalista                       Milano

  6. Colloca Marcello                         avvocato                        Vibo Valentia

  7. Burattino Ciro                             dirigente                         Napoli

  8. Goldmann Isabella                       architetto                        Milano

  9. Mormando Vittorio                      avvocato                        Lecce

10)  Pecci Marzio                               avvocato                        Rimini

11)  Stoppani Isabella                         avvocato                        Roma

12)  Torrese Gennaro                         avvocato                        Torre Annunziata

13)  Bonechi Andrea                          commercialista                Pistoia

14)  Bowinkel Uberto                        imprenditore                   Napoli

15)  Catalisano Settimio                     avvocato                         Roma

16)  de Luise Antonio                         notaio                             Napoli

17)  Costantini Matteo                       giornalista                       Roma
18)  Orlandi Roberto                          agrotecnico                     Forli
19)  Arpaia Alfredo                            medico                           Napoli
20)  Severino Antonio Michele           magistrato in pensione     Napoli
21)  Ruberto Mario                            avvocato                         Napoli
22)  Petrone Marco                           imprenditore                   Torino
23)  Parenti Donatella                         imprenditrice agricola      Viterbo
24)  Della Casa Silvia                         medico                           Roma
25)  Piroli Torelli Francesca                avvocato                         Napoli
26)  de Tilla Caterina                          avvocato                         Milano
27)  Orsini Patrizia                             avvocato                         Cagliari
28)  Virgili Ivo                                    avvocato                         Roma
29)  Duranti Gianfranco                      giornalista                       Toscana
30)  Birgantino Nicola                        ammiraglio                      Roma
31)  Di Luzio Emma                           imprenditore                   Roma
32)  Coppola Thomas                        avvocato                         Forlì
33)  Cabiddu Maria Caterina              avvocato                         Oristano
34)  Giovannelli Raffaella                    Avvocato                        Ancona
35)  La Bella Giovanna                       Avvocato                        Padova
36)  Sarno Ernesto                             Avvocato                        Milano
37)  Conte Leonardo                         agrotecnico                     Matera
38)  Arrigucci Giulio                           libero professionista        Arezzo
39)  Fruscoloni Angiolino                    medico                           Perugia
40)  Zinno Raffaele                             medico legale                  Napoli
41)  Galfrè Tullio                                consulente aziendale        Venezia
42)  Musto Gennaro                           consulente del lavoro       Napoli
43)  Prosperetti Giulio                        professore universitario   Roma
44)  Pittaluga Lorenzo                        avvocato                         Torino
45)  Docci Mario                               architetto                        Roma
46)  Ciuffa Romina                             avvocato                         Roma
 

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