Ore 9.25 Il Prof inizia a pensare a chi nominare ministro se dovesse diventare nuovamente Presidente del Consiglio (cioè se il Pd vincesse le elezioni e Sel facesse cadere il governo due giorni dopo). All’Economia andrà Mario Sechi, che ha promesso di tenere un occhio sull’Italia e un occhio sull’Europa. Ministro della Pubblica Amministrazione e della Semplificazione sarà Pietro Ichino, che si è già messo al lavoro annunciando: “I politici sono tutti ladri, i marocchini sono tutti spacciatori e i romeni tutti stupratori”. Ai Trasporti ecco Casini, che sono trent’anni che viaggia da un partito all’altro che è una bellezza. Il ministero del Lavoro e il ministero dell’Istruzione e della Ricerca, invece, si fonderanno nel ministero della Ricerca del Lavoro, anche se Bombassei si oppone e, come al solito, cerca di frenare. Al ministero dello Sviluppo Economico ci sar… Ahahahahaha, scusate, non sono riuscito a rimanere serio mentre scrivevo “sviluppo economico”.

Ore 16.08 Convoca una conferenza stampa per parlare della questione degli F35. “E’ un tema su cui dobbiamo lavorare. Personalmente non mi sono mai piaciuti, ho sempre preferito gli Eiffel 65 o al massimo l’Equipe 84”.

Ore 16.10 Durante la conferenza, il Prof sequestra il cellulare a due giornalisti che lo stavano usando in classe e si sfoga: “Se non siete interessati alla lezione fatti vostri, ma non disturbate gli altri”.

Ore 16.41 Il Prof studia i primi provvedimenti che adotterà una volta salito al governo: mettere l’Iva sull’Iva; delocalizzare tutte le interviste in Serbia, visto che lì i giornalisti costano meno; cambiare la tinta dei capelli di Valentina Vezzali; abbassare l’età pensionabile a 62 anni, ma far lavorare i bambini a partire dai 3 anni, che tanto per andare a scuola avranno tempo da vecchi.

Ore 17.54 Il Prof convoca i suoi collaboratori per decidere strategie comunicative tese ad attirare elettori. Già usata la balla del nipotino preso in giro dai compagni e chiamato “Spread” (quando in realtà il piccolo è un bullo terribile che fa pagare l’Iva sugli ovetti Kinder ai suoi amichetti e li sottopone al test del compitometro per stimare la loro cultura presunta sulla base dei compiti a casa effettivamente svolti), già usata anche la balla del cenone di San Silvestro in famiglia a base di cotechino e lenticchie (quando in realtà Monti era impegnato in una crociera per scambisti insieme a Strauss-Kahn, alla Merkel e a Mario Adinolfi – oh Adinolfi, non si sa come, riesce a infilarsi dappertutto), chiede un supporto a Sechi e Ichino sulle prossime mosse. “No, prof, però ha detto che oggi spiegava, non può interrogare”. “Zitto Ichino. Hai studiato o no? Se hai studiato vieni, se no rimani a posto e ti prendi un due”. “Ecco, lo sapevo io che dovevo rimanere con Bersani, che quello ci faceva solo verifiche scritte e non si accorgeva mai che copiavamo tutto. Va bene, vengo”. “Dimmi, cosa potremmo fare per vincere le elezioni?”. “Non so, per esempio comprare tre televisioni?”. “Giusto. Allora segna Mario, domani vai da Mediaworld e prendi due Panasonic e un Toshiba”.

Ore 19.09 Il Prof prefigura possibili scenari nel caso in cui per qualche motivo (per esempio tutte le banche del mondo esplodono nello stesso momento) non dovesse diventare premier. Già senatore a vita, indiziato numero uno per il Ministero dell’Economia in un governo Pd ma anche per la carica di Presidente della Repubblica, sta facendo un pensiero per diventare Cancelliere tedesco, emiro del Kuwait, sultano del Bhutan, governatore dell’Arkansas, direttore generale della Sampdoria e conduttore di Verissimo.

Ore 20.20 Intervistato dal Tg1, esprime la propria solidarietà a Silvio Berlusconi. “Questa storia degli impresentabili l’ha proprio colpito. Cosentino? No no, parlo di Abbiati e Mexes, avete visto che cappelle che fanno ogni domenica?”.

 

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