Ore 9.00 Gira il mondo pagata con soldi pubblici, è sempre a contatto con bestie fameliche, lotta da anni per proteggere l’orso bianc… ah no, scusate, ho confuso Licia Colò con Emma Bonino.

Ore 9.18 Assume la direzione di un giornale dedicato agli animali esotici: La Padania.

Ore 10.30 Rilegge il copione per la puntata di domenica di Kilimangiaro, dove si parlerà di Africa. “Le donne europee hanno l’invidia del pene: le donne africane, invece, hanno l’invidia del pane. C’è poco da scherzare: i ragazzi africani muoiono di fame; i ragazzi italiani, invece, muoiono a causa dell’alcol, della droga, delle macchine veloci. A conti fatti sono più intelligenti gli africani, non spendono nemmeno soldi. Che poi, mi rivolgo agli abitanti del Burundi, detto tra noi: voi in Burundi state sempre a lamentarvi, eppure non avete mai avuto la Seconda Guerra Mondiale, non avete mai lo sbattimento di dovervi ricordare di ricaricare il cellulare, non dovete essere vestiti alla moda… Anzi, guarda un po’ che fortuna, non dovete proprio essere vestiti. Cercate di vedere il lato positivo, su”.

Ore 10.47 Continua a sistemare il copione: “Come fanno in Africa le mamme a punire i figli dispettosi? «Smettila o per una settimana vai a letto con la cena»? Insomma, invece di preoccuparsi della vita su Marte, forse l’uomo dovrebbe preoccuparsi di quella in Africa. «Forse c’è acqua su Marte». Ma forse c’è acqua anche in Nigeria, cerchiamola. «Cerchiamo nuove forme di vita su Marte». In Africa, invece, ogni giorno riescono a trovare nuove forme di morte. Comunque, fino a prova contraria, in Eritrea non c’è Lele Mora. Siamo proprio sicuri di sapere quale sia il vero Terzo Mondo?”.

Ore 12.11 Dalla redazione, le fanno sapere che il safari registrato da Povia in Africa non è andato come si sperava: gli animali hanno iniziato a fotografare lui.

Ore 13.19 Controlla i servizi in programma domenica: “La principale causa di deforestazione nei prossimi trent’anni sarà la costruzione della bara di Giuliano Ferrara”; “Una volta la Terra cadde e si sbucciò il ginocchio: poi la ferita si cicatrizzò e si formò la crosta terrestre”; “In Giappone il caviale costa una mandorla della testa”; “Un paese che richiama il Natale è la Finlandia; un paese che richiama la Pasqua è la Colombia. La Colombia pasquale”.

Ore 15.01 Prepara le domande che porrà ai suoi ospiti domenica: “Il camoscio se prende il Viagra diventa caduro? I pesci gatto devono essere castrati? Gli asini sui treni deragliano? Gli animali del Polo Nord vanno in calore?”.

Ore 15.43 Mentre guarda un servizio dedicato ai gatti, riflette: “Non ho mai capito che gusto c’è a prendere un gatto. Non puoi trattarlo come uno stupido bambolotto come faresti con un cane. Al cane dici «Salta» e lui salta. Prima glielo devi insegnare, d’accordo. Ma poi salta. Gli dici «Dammi la zampa», e lui ti dà la zampa. Gli dici «Prendi la pallina», e lui prende la pallina. Il gatto no. Prova a dire al gatto «Salta». Lui ti guarda e ti dice: «Perché?». E non sai cosa rispondere.
«Perché dovrei saltare?».
«Beh, è divertente».
«Ti diverti a veder saltare un gatto?».
«Beh, in effetti non molto. Mi dai la zampa?».
«No».
«Mi vai a prendere la pallina?».
«No».
«Ti lecchi le pa**e?».
«Oh sì, quello sì».
E ti arrabbi. Anche perché lui può fare una cosa che tu non puoi fare. È brutto non poter leccare le pa**e del tuo gatto”.

Ore 20.39 Dopo una vita intera passata a incontrare mille e mille culture diverse, sentendosi arricchita professionalmente e spiritualmente, ritiene sia giunto il momento di diffondere la propria esperienza in un saggio antropologico che sarà intitolato “I neri hanno il ritmo nel sangue, i cinesi non muoiono mai, i francesi non hanno il bidé, gli africani puzzano così per le spezie nel cibo, gli americani sono ciccioni, i tedeschi sono tutti nazisti, i francesi hanno la puzza sotto il naso e se gli parli in italiano ti fanno la faccia schifata, gli spagnoli vivono bene perché vanno a letto tardi”.

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