Venezia.  Per la prima volta in Italia, negli spazi espositivi dell’Università Ca’ Foscari, sarà possibile ‘esplorare’ il magnifico complesso rupestre di Dunhuang, situato nella provincia occidentale cinese del Gansu, fra l’altopiano del Tibet, la Mongolia e il deserto del Gobi, grazie alla mostra Il gioiello della Via della Seta: Arte buddhista di Dunhuang che si terrà fino all’8 aprile nella sede centrale dell’ateneo veneziano.

La mostra, realizzata attraverso perfette riproduzioni, è il frutto della collaborazione avviata con la Dunhuang Academy e la Dunhuang Culture Promotion Foundation coorganizzatori dell’iniziativa e si pone in un’ottica di rafforzamento dello scambio tra culture diverse promosso dalla Prorettrice alle Relazioni Internazionali di Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello. Il fine è quello di consolidare una collaborazione amichevole lungo la Via della seta attraverso queste due prestigiose istituzioni e far conoscere al pubblico italiano l’arte buddhista di Dunhuang, un importante sito storico caratterizzato da grotte buddhiste di immense dimensioni inserite nella ‘Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco’. Non solo arte buddhista ma anche dipinti murali che ritraggono scene della vita e della società cinese dei secoli IV-XIV, la vita quotidiana a Dunhuang, un crocevia di culture lungo la Via della Seta. La mostra è una testimonianza viva e concreta degli scambi commerciali e culturali che hanno animato nel corso dei secoli l’antica via della seta, oggi valorizzata e riproposta dal governo cinese nella formula ‘Belt and Road’, o ‘One Belt One Road’ per indicare quella via privilegiata che favoriva le relazioni diplomatiche, commerciali e culturali dell’Eurasia.

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