ROMA. Da venerdì1 marzo fino a domenica 3, sarà in scena a Teatro Azione, Il Crogiuolo il dramma in quattro atti di Arthur Miller. Nel 1953, il celebre drammaturgo statunitense scrisse l’opera ispirata a un evento storicamente accaduto, come pretesto per creare un parallelismo col Maccartismo che all’epoca aveva inizato a dare la caccia ai comunisti e ai simpatizzanti.

Quando, alla fine del Seicento, due giovani fanciulle di Salem iniziarono a dare segni di squilibrio mentale, i referenti della comunità, piuttosto che approfondire la questione con degli accertamenti medici, attribuirono gli inusuali comportamenti delle  ragazze al maligno. Progressivamente si diffuse la voce di una presunta maledizione contro di loro, lanciata da qualche strega: divenne così necessario determinare i responsabili del malocchio e punirli secondo legge. Sulla base delle testimonianze, a cui si aggiunsero in seguito quelle di altre “possedute”, vennero processate circa centocinquanta persone.
Marika Murri ha riadattato il testo puntando su toni contemporanei e mettendo in scena – sua anche la regia – un dramma solo apparentemente anacronistico che riporta sul banco degli imputati problemi etici più che mai attuali, come la frattura tra la libertà individuale e la vita pubblica.

 

A cura di Lilith Fiorillo

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