Riconoscimento dei figli naturali, con la legge arrivano anche le polemiche. Ad alcuni componenti della Camera non sono andate giù le modifiche inserite a Palazzo Madama, soprattutto in tema di figli nati da persone con vincoli di parentela.
Per alcuni deputati come Federico Palomba, sottrarre il minorenne al giudice specializzato (tribunale dei minorenni), rappresenta una violazione della Costituzione, mentre la possibilità del riconoscimento del figlio nato da relazione incestuosa, Palomba ha ricordato che fino ad oggi il riconoscimento non era possibile sempre per dettato della Consulta.
Il riconoscimento – ha detto in Aula Palomba – è un atto unilaterale con il quale il genitore afferma che una persona è sua figlia naturale, nel caso in questione il padre-zio-nonno abusante, quasi con un ulteriore atto di violenza e prepotenza, manifesta ancora una volta il suo potere, affermando il rapporto di filiazione incestuosa, magari contro il volere della mamma e contro il volere del bambino. Viene imposto uno status che è comunque legato ad un disvalore sociale.
A sostegno del passaggio, il deputato Pasquale Ciriello ha dichiarato che la norma mira in realtà a cancellare una ulteriore macchia nei confronti di persone già segnate da una colpa non loro.
Mario Cavallaro ha sottolineato che la legge non legittima né l’incesto né nuove concezioni di famiglia, ma semplicemente che in alcune circostanze eccezionali, lo Stato si interpone tra la gamitlia, considerata tale soltanto perchè frutto di un atto che in questo caso è di violenza e gli interessi del figlio minore.
Obiettivo, quindi delle nuove disposizioni, rendere tutti i figli uguali, perchè le colpe dei padri non ricadano sui figli.

legge_figli_naturali.pdf

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