L’obiettivo è contribuire alla migliore amministrazione della giurisdizione; lo strumento è la raccolta e la elaborazione di dati che facciano chiarezza, al di là di letture “economicistiche” che finora hanno imperato incontrastate nel dibattito sulla giustizia, sulle effettive condizioni strutturali, logistiche e organizzative nelle quali viene amministrata la giustizia in Italia.
E quindi predisporre indagini, analisi ed elaborazioni dei risultati obiettivi e completi, trasparenti e affidabili.
E’ questo il progetto varato oggi dal Consiglio Nazionale Forense, che ha posto la prima pietra approvando in seduta amministrativa il regolamento sull’Osservatorio permanente sull’esercizio della giurisdizione.
L’Osservatorio è previsto dalla legge di riforma professionale forense (legge 247/2013) e costituirà uno strumento essenziale per la conoscenza oggettiva delle condizioni nelle quali è esercitata la giurisdizione.
Questo organismo, costituito dal CNF e dalle altre istituzioni, nazionali e internazionali, che a vario titolo si occupano di giustizia nei suoi risvolti ordinamentali ed economici, promuoverà la istituzione di Osservatori locali presso gli Ordini forensi e si avvarrà anche degli avvocati che compongono i Consigli giudiziari.
Saranno coinvolte nelle attività dell’Osservatorio il Ministero della Giustizia, il Csm, le Corti superiori, le istituzioni che predispongono dati statistici (ad es. Istat), quelle che si occupano della situazione economica (Banca d’Italia, Banca mondiale degli investimenti) e quelle che sistematicamente operano nel settore giustizia (es. Cepej)
“ Vogliamo contribuire al dibattito sulla efficienza della giustizia, con progetti ragionevoli e credibili. L’Avvocatura sente impellente l’esigenza di maggiore trasparenza, chiarezza e anche completezza nelle elaborazioni statistiche, perché abbiamo riscontrato spesso risultanze parziali”, dichiara il presidente del CNF Guido Alpa. “Il lavoro d’analisi obiettiva permetterà all’Osservatorio di elaborare proposte migliorative per garantire la piena attuazione dei diritti dei cittadini, obiettivo che finora è parso marginale nelle riforme sulla giustizia che si sono succedute.
Quanto alla giustizia penale, particolare attenzione sarà dedicata al trattamento dei detenuti e ai rapporti tra custodia cautelare ed esecuzione della pena.
Sul fronte procedimentale oggetto di analisi sarà l’effettiva corrispondenza del processo penale ai canoni costituzionali per attuare il precetto del giusto processo .
L’Osservatorio potrà stipulare convenzioni con altri enti e predisporre progetti aperti al finanziamento comunitario.

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