Nel suo preciso compito di abbattere le tradizioni culturali preesistenti al cristianesimo, la chiesa cattolica sostiene che la celebrazione della “notte delle streghe” sia dannosa, irrazionale e anticristiana. Propagare l’ignoranza è sempre stata una prerogativa di tutte le religioni, ma i cattolici si confermano ancora come i peggiori guastafeste della storia.

Dopo essersi appropriati delle ricorrenze altrui (romane, greche, egizie, asiatiche e forse anche marziane), hanno pensato bene di appioppare uno o più santi a tutti i giorni del calendario, così, giusto per inventarsi l’onomastico. Insieme al natale e alla pasqua, riti collettivi ben più antichi di Cristo, il giorno dei morti è il fiore all’occhiello dei party comandati dalla Santa Romana Chiesa, ma non tutte le truffe durano nei secoli.

Si dà il caso infatti, che Halloween sia una festa pagana che i romani importarono dai celti, fissandola al 31 ottobre. Con la diffusione del virus cristiano divenne poi la festa di “ognissanti”, una specie di tombolata tra veterani del martirio. Oggi è una scusa per divertirsi e il vescovo Bassetti, vice presidente della CEI, ritiene che Halloween sia dannosa per “le sue radici esoteriche, i culti pericolosi e lo sconfinamento nella magia”. Ma soprattutto perché i bambini sono accompagnati dai genitori. L’illuminato monsignore conclude con un monito che sa di depistaggio: “se le famiglie non sono informate, almeno i nostri sacerdoti devono essere informati”. Ecco, bravi andate a studiare Darwin.

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