Oggi il Cnf ha approvato il parere sullo schema di decreto del Ministero della Giustizia che disciplina i parametri forensi, destinati ad essere applicati dal giudice per determinare il compenso dell’avvocato nella liquidazione delle spese a seguito di un processo o in caso di mancato accordo tra le parti.
Il parere, predisposto dalla commissione parametri coordinata da Aldo Morlino, è positivo con alcune osservazioni volte a migliorare lo schema ministeriale sotto il profilo della maggiore chiarezza, semplicità e trasparenza.
Esso è stato reso anche alla luce delle osservazioni pervenute a seguito della consultazione sullo schema di DM effettuata dal CNF presso gli Ordini forensi e le Associazioni (hanno mandato osservazioni 17 Ordini; una Unione regionale; tra le associazioni Agi, Aiaf e Anf).

Il CNF esprime soddisfazione per il rispetto da parte del Ministero dell’impianto proposto dall’Avvocatura, che rende di facile lettura e di immediata verifica i valori su cui calcolare il compenso per gli operatori e soprattutto per i cittadini.
Nel contempo, prende atto della misura dei valori medi fissata dal Ministero della Giustizia, responsabilmente consapevole del difficile momento congiunturale che sta imponendo alla categoria forense numerosi sacrifici anche in previsione dell’approvazione della legge di Stabilità, che allo stato prevede un prelievo sulle Casse professionali e misure di natura fiscale molto gravose per i professionisti.

Il CNF ha evidenziato l’opportunità che il Ministero della Giustizia garantista anche tramite il riconoscimento del giusto compenso al difensore, la qualità della difesa dei cittadini più deboli, i meno abbienti, che richiedono l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

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