BOLOGNA. Cuore di Grecia, ovvero un festival di cinema, musiche, teatri, danze, lettere e cibi da un Paese che resiste e che sorprende. Indicata oggi per la crisi finanziaria che l’attanaglia, in realtà la Grecia non solo è culla della civiltà occidentale, ma continua a essere anche un potente laboratorio di arte e spettacolo contemporaneo. A questo Paese mediterraneo Teatri di Vita dedica il mese di luglio, accogliendo nel suo parco 7 spettacoli di danza contemporanea in prima nazionale; 12 film del nuovo cinema greco (con un omaggio a Theo Anghelopoulos e Tonino Guerra); 3 serate di musica e dj-set; 12 lettere dal fronte interno scritte da rappresentanti della società civile greca e letta dai loro interlocutori italiani; e l’immancabile gastronomia.

 

L’appuntamento per Cuore di Grecia è a Teatri di Vita, Bologna dal 12 al 29 luglio, dal giovedì alla domenica. Al programma dedicato agli artisti greci è affiancato, tutte le sere del festival, un fuori-programma teatrale: lo spettacolo L’omosessuale o la difficoltà di esprimersi di Copi, regia di Andrea Adriatico, con Anna Amadori, Olga Durano e Eva Robin’s.

 

Danza contemporanea. Sono 6 le compagnie che si esibiranno in 7 spettacoli. Punta d’eccellenza è l’Oktana Dance Theatre del coreografo Konstantinos Rigos, il più originale e poliedrico artista della scena ellenica. Dressed Undressed è il titolo dello spettacolo che presenterà in prima nazionale il 23 luglio: un’opera spettacolare e violenta nella fisicità estrema di corpi nudi in uno spazio evocativo.
Incontrerà la storia passata e presente, con tutte le contraddizioni di un Paese in crisi, in To stroma della Amalgama Dance Company, che riflette sull’identità nazionale e politica (15 luglio, prima nazionale); da qui si addentrerà nella visionarietà apocalittica delle relazioni di corpi e figure del coinvolgente Eyes in the color of the rain della compagnia Rootlessroot (21 luglio, prima nazionale) e nel suggestivo rapporto dei corpi con lo spazio nel sorprendente Das (ist) ein… del gruppo Yelp Danceco (14 luglio, prima nazionale). Le ultime due sere declinano la danza al femminile in due serate di grande fascino: le molteplici immagini della maternità in Mothers di Zita Dance Company (28 luglio, prima nazionale) e quelle altrettanto molteplici della libertà individuale in Dromi e della relazione tra individui in In the process of… della coreografa Zoi Dimitriou (29 luglio).

Cinema. La selezione, che comprende 12 film (proiettati tutte le sere) mai distribuiti in Italia, si apre con un omaggio a Theo Angelopoulos e Tonino Guerra, entrambi scomparsi pochi mesi fa. Il 12 luglio è infatti in programma Paesaggio nella nebbia, il capolavoro del regista greco sceneggiato dallo scrittore romagnolo. Tra gli altri titoli, Kynodontas di Giorgos Lanthimos (2009), sconcertante apologo sulla famiglia e sulla società, vincitore a Cannes nella sezione Un certain regard e nomination ai Premi Oscar come miglior film straniero; il geniale Strella di Panos H. Koutras (2009), che affonda la grande tragedia greca e il mito nella modernissima relazione tra un ex detenuto e una transessuale. O ancora, Un tocco di zenzero di Tassos Boulmetis (2003), uno dei maggiori successi cinematografici internazionali per un film greco, che racconta con humor e nostalgia la storia di una famiglia greco-turca e la sua passione per il cibo. Apnea di Aris Bafaloukas (2010) è incentrato sulla responsabilità ambientale innestata su una storia d’amore spezzata; The city of children di Yorgos Gikapeppas (2011), è uno splendido apologo della contemporaneità (vincitore del Thessaloniki Film Festival) attraverso il racconto delle nascite; Homeland di Syllas Tzoumerkas presentato in concorso alla Settimana internazionale della critica di Venezia nel 2010 (una scena nella foto), è un potente affresco sulla dissoluzione della famiglia come metafora della dissoluzione della Grecia; Paradise di Panagiotis Fafoutis (2011), è un amaro ritratto del “paradiso” della coppia; Wasted youth di Argyris Papadimitropoulos e Jan Vogel (2011), racconta la crisi della società greca attraverso l’irresponsabilità di un ragazzo e la stanchezza di un uomo adulto; Pink di Alexander Voulgaris (2007), intreccia storie di paure profonde; Tungsten di Giorgos Georgopoulos (2010), racconta di personaggi che finiscono nel violento tritacarne della crisi sociale, in un suggestivo bianco e nero; e infine Unfair World di Filippos Tsitos (2011), curioso apologo sulla giustizia, vincitore di due premi al festival di San Sebastian.

Musica. Si inizia il 13 luglio con Tareq, uno dei migliori artisti dell’elettronica greca (in autunno uscirà il suo secondo album), che si esibisce per la prima volta in Italia. Il 20 luglio è la volta di Moire Patterns, che si muove tra disco, soul, house ed elettronica, e che in autunno vedrà l’uscita del suo primo album. Infine, il 27 luglio è la volta di Ekkohaus, forse il più internazionale dei dj greci, che scatena i suoi fan tra forti bassi, ritmi frenetici e sottili messaggi politici.

Tutte le sere, prima degli spettacoli, dei film e dei dj-set, sarà l’ora delle Lettere dal fronte interno: vere e proprie lettere che personalità della società civile greca scrivono a un loro omologo italiano, che le leggerà al pubblico. Frammenti di vita dalla Grecia in un momento così delicato e critico.

Infine, il fuori-programma, lo spettacolo di Andrea Adriatico L’omosessuale o la difficoltà di esprimersi di Copi, con Anna Amadori, Olga Durano, Eva Robin’s. Un caleidoscopico e travolgente delirio “camp” scritto dal celebre fumettista franco-argentino.

 

Per ulteriori informazioni:
tel. 051.566330, www.teatridivita.it

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