Ci sono bimbi che girano per le strade con una latta al collo. Questo accade a Bobo Dioulasso città del Burkina Faso, dove molti bambini sperano di avere qualcosa dalle persone (specie se sono europei) che poi ripongono in questa latta che hanno al collo.

Tutto questo è raccontato nel libro della missionaria Grazia Le Mura dal titolo :  Il Cuore in una “ Boatta”. Nel libro, in particolare, è narrata la storia di Amadou, un bimbo di dieci anni, povero con la “ Boatta” al collo, che alla fine del racconto chiederà aiuto alla missionaria-autrice del libro per cambiare vita. L’autrice ci fa respirare, con grande maestria narrativa, la vita difficile di questi bimbi, che dopo la lezione del Corano escono in cerca del cibo, chiedendo l’elemosina o facendo piccoli lavoretti.

“Lui, Amadou, si avvicina alla nostra macchina per salutarci: gli occhi arrossati dal vento, le labbra screpolate, le mani ruvide come carta vetrata. Era la prima volta che lo vedevo- scrive Le Mura-.  Capita spesso che i bambini si avvicinano alle macchine per salutare, soprattutto se dentro ci sono dei toubabou (i bianchi!). Salutano i toubabou e sperano di guadagnare qualcosa… una caramella, dei biscotti, una banana, qualche spicciolo”.

Le famiglie povere affidano i loro bambini a un Marabout, il maestro di Corano. Questi bambini, sono chiamati Garibou,  frequentano la scuola coranica e girano la città a mendicare, per tutto il periodo della scuola.  Questi bimbi, che hanno dai cinque ai dieci anni, indossano vestiti di due, tre taglie più grandi, consumati dal tempo, spesso sono a torso nudo e quando hanno le scarpe sono logore e rovinate dell’uso. A Bobo Dioulasso sono migliaia i bimbi  Garibou che girano per le strade della città in cerca di un’elemosina. La sera i bambini Garibou rientrano dal maestro di Corano e se le cose raccolte non sono considerate sufficienti, saranno puniti. I Garibou  saranno mandati a letto senza cena e poco prima di coricarsi dovranno eseguire 50-100 flessioni.

L’autrice ci racconta del rapporto di fiducia che piano piano cresce con Amadou, all’inizio il ragazzino era molto diffidente. E’ una bella storia, che ci fa capire che è possibile aiutare chi è in una situazione difficile, ma occorre saper aspettare, fare un piccolo passo alla volta. “ Non è semplice saper aspettare,- scrive Le Mura- a volte si vive la tentazione di voler subito cambiare la loro vita… ma non è possibile… bisogna saper aspettare”!  Il saper aspettare dell’autrice- missionaria dà i suoi frutti, Amadou, il 18 novembre del 2011 bussa al centro missionario (http://www.tantemaniper.org/Tante_Mani_Per.html)  dove vive Le Mura con una richiesta: “ se mi prendete con voi e mi aiutate a trovare un lavoro, abbandono la mia boatta”. Se chi offre un aiuto è costante, raccoglierà buoni frutti.

Grazia Le Mura, Il Cuore in una “Boatta” – Amadou: il Bimbo a Piedi Nudi. edito da Associazione Tante mani per….uno sviluppo solidale Onlus, costo: offerta libera

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