“Apprendo con grande soddisfazione dalla delegazione del ministero della Giustizia in missione a Parigi che l’Ocse ha accolto positivamente i progressi compiuti dall’Italia nella lotta alla corruzione grazie alle misure introdotte dalla legge entrata in vigore lo scorso 28 novembre”.
Lo sottolinea il ministro della Giustizia Paola Severino, informata dell’esito degli incontri avuti dal direttore degli Affari legislativi internazionali del ministero, Lorenzo Salazar, con il Gruppo di lavoro (Wgb) dell’Ocse.
L’Italia, assieme ad altri Paesi oggetto dei rilievi del Rapporto di valutazione Ocse del 2011, è periodicamente chiamata a relazionare sullo stato di attuazione delle raccomandazioni, in particolare per quanto riguarda il problema della prescrizione, della concussione e delle sanzioni nei confronti delle persone fisiche e giuridiche.
“Le spiegazioni fornite dalla delegazione ministeriale – fa notare il  ministro Severino – sono state recepite con favore, tanto che l’Ocse ha esonerato l’Italia dall’obbligo di presentare una relazione semestrale sulla prescrizione ed ha rinviato l’appuntamento a dicembre 2013, in occasione del già previsto rapporto completo sull’attuazione di tutte le raccomandazioni’’. 
In merito al problema della prescrizione, il Gruppo di lavoro anticorruzione ha preso atto con soddisfazione dell’estensione del periodo di prescrizione conseguita al generalizzato aumento delle pene edittali relative ai reati di corruzione  introdotto dalla recente legge italiana, ed ha anche registrato l’avvio di una riflessione – testimoniata dalla recente istituzione di una commissione ministeriale – su eventuali modifiche da apportare alla disciplina più in generale.
Quanto alla riforma del reato di concussione, il Gruppo di lavoro ha accolto, senza sollevare nuove questioni, le spiegazioni fornite dalla delegazione italiana: che l’introduzione del reato di ‘indebita induzione’, nel penalizzare anche la figura di chi dà o promette denaro o altra utilità, appare rispondere alla raccomandazione formulata sul punto dall’ultimo rapporto Ocse.
“Si tratta di un primo e importante passo di un lavoro intenso condotto in neanche un anno. Confido – conclude il ministro Severino – che quanto avviato non solo non verrà disperso ma, anzi, sarà la base per futuri interventi”.

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