Arrivato a palazzo della Cancelleria nel 2004, nominato dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il neo presidente incontrando i cronisti subito dopo l’elezione, ha risposto a domande sull’Ilva, sulla spending review ed altro.
  Quest’anno non si terrà la tradizionale conferenza stampa a Palazzo della Consulta per illustrare l’attività della Corte costituzionale nell’anno appena trascorso. Occasione per diffondere i dati relativi al 2012, ci sarà un’udienza straordinaria solenne alla presenza del Presidente della Repubblica e delle alte cariche dello Stato il 12 aprile.
Oggi, invece il neo presidente ha risposto ai giornalisti su alcuni temi di attualità.
Ministro tecnico durante il governo Ciampi, Gallo è stato eletto all’unanimità: “Sono quasi commosso – ha dichiarato subito – 14 colleghi mi hanno votato, è stata espressa una sola scheda bianca e potete immaginare chi è”.
Sulla spending review, Gallo ha affermato che la Corte costituzionale ha già fatto il possibile e continuerà a farlo per tagliare le spese, perchè “la Corte è composta da persone benestanti e non c’è bisogno di soldi in più”.
“Non dimenticate – ha detto che la Corte ha tolto le macchine ai presidenti emeriti, abbiamo deciso che un anno dopo l ‘uscita del presidente l’ex presidente non potrà più fruire né della macchina, né dell’autista, mentre per 50 anni ne avevano beneficiato”. Il vicepresidente Gaetano Silvestri ha legato la questione delle spese alla polemica sulle presidenze brevi della Corte: “non ci sono – ha detto – spese in più, il presidente è sempre uno, la Corte non spende un euro in più”.
 “Sarò in carica per un tempo abbastanza breve ma non brevissimo – ha affermato Gallo – un tempo sufficiente per consentirmi di impostare, con l’ausilio dei due vice presidenti, una revisione o un miglioramento della pressi organizzativa e delle modalità procedurali, sempre nello spirito della collegialità”.
Gallo ha dichiarato che il contenzioso Stato-Regioni è elevatissimo: “alcuni Governi – ha detto – prevengono conflitti, altri no, ma è  normale dialettica. Nel 2012 i ricorsi sono stati 197 e sono aumentate anche le decisioni in via incidentale”. 

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