Al giorno d’oggi viviamo in un contesto economico, soprattutto in ambito lavorativo, molto più complesso e difficile di alcuni decenni fa. In passato, la generazione dei nostri genitori o dei nostri nonni, per intenderci, affrontava una fase storica in cui, dopo il diploma o la laurea, la maggior parte delle persone si trovava nella fase di ricerca di lavoro. Una volta trovata la propria strada, per una elevatissima percentuale di persone, questa li avrebbe condotti fino al raggiungimento dell’età pensionabile senza grandi scossoni, salvo casi particolari. L’attività economica ed il rischio di impresa era un concetto apparentemente lontano, che riguardava le grandi società e i grandi imprenditori.

Gli imprenditori

Oggi, in una realtà molto meno stabile e più frammentata, questa distinzione è andata sempre più sfumandosi: sono tantissimi, giovani e meno giovani, quelli che il lavoro se lo devono inventare, che puntano alla propria realizzazione costituendo proprie società, in qualsiasi ambito commerciale, e che per raggiungere quell’obiettivo hanno bisogno, ovviamente, di reperire capitali sul mercato finanziario (sono pochissimi, infatti, i casi in cui un imprenditore sia in grado di avviare una impresa con capitali interamente propri)

I risparmiatori

A far da contraltare a questo aspetto, c’è un mondo di piccolo, medi e grandi risparmiatori che si trovano nella costante necessità di trovare soluzioni ideali per investire in modo proficuo i propri capitali. È noto ormai che lasciarci inanimati, in deposito su di un conto corrente bancario, non possa essere una soluzione proficua: tralasciando anche il fatto che ormai gli interessi per il semplice deposito vadano a stento a compensare le spese di tenuta conto, lasciando così il nostro capitale praticamente invariato nel proprio valore nominale, ciò che accadrà è la progressiva svalutazione a causa dell’inflazione che farà diminuire velocemente il suo potere d’acquisto.

Ci sono anche tantissime altre soluzioni, come i conti deposito, il cui tasso di interesse, tuttavia, di solito non supera mai l’1% annuo, oppure i fondi comuni di investimento e gli EFT, ovvero i fondi Exchange-Traded Fund. Altra soluzione di cui si sente parlare spessissimo negli ultimi tempi sono le polizze vita, che stanno conoscendo una notevole crescita legata proprio alla situazione socio-economica del Paese: sempre più persone, appartenenti alle nuove generazioni, vivono nel timore di aver difficoltà a raggiungere il momento in cui riceveranno una pensione e, anche qualora questa dovesse arrivare, c’è la forte possibilità che non sia di un valore tale da poterci permettere una vita per lo meno dignitosa.

Il ponte fra imprenditori e risparmiatori

Per far incontrare in modo proficuo la necessità di reperire capitali da parte degli imprenditori e quella di investire i propri accantonamenti per quanto riguarda i risparmiatori, la soluzione ideale è quella di rivolgersi a dei professionisti come Azimut Direct in grado di rappresentare un perfetto ponte fra domanda e offerta nel mercato finanziario.