La casa dell’amore vero dove sono accolti centocinquanta bambini.  In Romania, la casa “ San Giuseppe” di Odorhei accoglie i bambini rimasti orfani, poveri, per dare loro una famiglia.

La casa “ S.Iosif” è seguita dalla Congregazione del Cuore Immacolato di cui fanno parte diverse suore supportate anche da laici. La casa è una grande struttura con duecento stanze, dove sono ospitati centocinquanta bambini, dai due ai diciotto anni e da circa venti adulti tra suore e laici. L’istituto è nato circa quindici anni fa grazie ad una donazione dell’Associazione Umanitaria Svizzera “Basel Hilft”, tramite il suo presidente Sig. Cyril Burgel. L’opera è un piccolo pezzo di paradiso, vive di sole donazioni e non manca mai di nulla.

“Ci sono stati momenti difficili, -spiega Suor Emilia- e noi ogni volta mettiamo le nostre preoccupazioni davanti alla Madonna e preghiamo. Ogni volta, dopo le nostre preghiere, arriva casa 1sempre un benefattore che ci fa un’offerta che ci serve per pagare le bollette. L’altro giorno avevamo da pagare una bolletta dell’importo di 3000 euro e tutti noi ci siamo messi a pregare. L’indomani abbiamo trovato sull’altare una busta con dei soldi, l’abbiamo aperta e c’era la somma esatta che ci serviva per pagare ”.

Georgio e Vasilio sono due fratellini di una decina di anni i quali appena sono arrivati in casa “San Giuseppe” hanno chiesto a Suor Emilia: “Suora siamo rimasti senza madre vuoi essere tu la nostra mamma?” I due bimbi hanno una storia terribile alle spalle, la loro madre è morta, uccisa sotto i loro occhi, dal loro papà. Il padre dei due fratellini è ora in carcere e i due bimbi scrivono al padre dicendo: “Noi ti amiamo papà ti abbiamo perdonato, ma ci manca tanto la mamma.  Papà prega per la mamma, anche noi preghiamo per nostra madre e per stare di nuovo con te al più presto”.  I due fratellini ogni sera prima di andare a mensa si recano a pregare nella cappella perché Gesù esaudisca il loro desiderio.

casa 2Anche Bernard ha una storia difficile, la sua mamma è morta quando è nato e in seguito quando aveva due anni, si è ammalato gravemente ed stato portato in ospedale a Bucarest. Dalla clinica Bernard è stato preso in consegna dalle suore della Congregazione del Cuore Immacolato che l’hanno portato nella casa famiglia “San Giuseppe”. In seguito le suore hanno accolto anche i fratelli di Bernard: “ grazie a queste suore meravigliose qui ho trovato una famiglia e da grande conto di diventare un aviatore”. Andrea è una giovane donna che ora fa la maestra d’asilo dalle suore, undici anni fa fu accolta dalle monache come una figlia e ora per ripagare le religiose del tanto amore ricevuto anche lei, ha deciso di aiutare nella missione.  “Ogni giorno viviamo un miracolo-racconta suor Emilia-, il miracolo di prendersi cura di centocinquanta bambini e poter dare loro tutto quello che desiderano”. 

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