Gli italiani hanno sempre più dimestichezza nel gestire le proprie spese tramite pagamenti elettronici e stanno riducendo progressivamente l’uso del contante. Questo è attribuibile all’estrema praticità con cui si effettuano i pagamenti e nella facilità con cui si può scegliere la carta di credito più vantaggiosa, mettendo a confronto le caratteristiche dei prodotti dei vari circuiti, al fine di trovare quello dai costi più contenuti e dalle prestazioni ottimali.

Inoltre, grazie al supporto fornito da PayPal, la percezione di sicurezza legata all’utilizzo delle carte è decisamente elevata e i consumatori si sentono liberi di poter acquistare e operare anche sul web sentendosi tutelati per quanto riguarda la propria privacy.

Uno sviluppo inatteso è quello che stanno conoscendo al momento le carte di credito rateali, anche chiamate carte revolving, che stanno facendo crollare le richieste di prestiti che arrivano alle banche. Il motivo? Costi di attivazione molto più bassi, ma attenzione perchè a lungo termine forse non sono così convenienti.
Questo è quanto emerso da una ricerca effettuata dal portale SuperMoney, che ha analizzato le domande per ottenere una Visa, MasterCard o American Express, che sono pervenute negli ultimi sei mesi al proprio sito.

Le statistiche parlano di un  netto 43,28% di domande relative alle carte di credito rateali, seguite dal 35,84% sulle carte di credito al saldo e infine dal 20,88% sulle carte prepagate. Un altro dato interessante è quello relativo al target di riferimento, che a sorpresa con il 64% sentenzia che i giovani tra i 25-45 anni sono quelli che richiedono di più revolving.

I giovani tra i 18 e i 25 anni sono anche quelli che spendono di più con le carte di credito rateali:  confrontando la media di spesa che è 683 euro, in questa fascia la media si alza fino a 788 euro mensili.

Ecco le parole di Andrea Manfredi, AD di SuperMoney, su questo argomento: “Si tratta di un prodotto di credito alla portata di tutti, perché richiede garanzie minori rispetto a un prestito, ma va utilizzato con attenzione: i tassi di interesse sulle somme prese in prestito con le revolving sono infatti molto più elevati rispetto agli interessi di un prestito tradizionale”.

La Banca d’Italia infati prevede che i tassi applicati alle revolving nel trimestre luglio-settembre 2013 saranno mediamente del 17%per importi fino a 5mila euro, e al 12,13% per cifre più elevate. Per un prestito tradizionale finalizzato si applicano invece tassi tra il 10 e il 12%.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *