Un Carabiniere di quartiere di Piacenza, in una delle sue consuete ronde, ha notato un ragazzo africano in evidente stato di difficoltà.  Il giovane del Burkina Fasu nonostante facesse freddo era senza giubbotto e aveva il viso provato, di chi da tempo non mangia. L’appuntato ha avvicinato il giovane, che si è sentito confortato e ha raccontato che da circa quindici giorni dormiva in ripari di fortuna poiché era stata sfrattato, perché avendo perso il lavoro e non pagava affitto. Il Carabiniere, che conosceva il giovane come un onesto lavoratore, ha deciso di aiutarlo portandolo in caserma, prima facendolo mangiare a proprie spese e successivamente trovandogli una struttura di accoglienza. Il giovane africano è un bravo elettricista con tanto di diploma. Sono gesti come questi che spiegano la vera essenza di un’istituzione come quella del carabiniere di quartiere. Una figura che si muove con la gente e tra la gente, per offrire sicurezza e protezione a chiunque ne abbia bisogno, ma anche un amico, un punto di riferimento, un baluardo sempre presente a difesa della nostra tranquillità.

Fonte : http://bellestoriedarma.altervista.org/

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