Non di rado può accadere che, in diverse circostanze, ci si ritrovi esposti a numerosi rischi e si maturi quindi l’idea di volersi tutelare. Un modo intelligente di procedere è quello di informarsi e confrontare le migliori assicurazioni per individuare la più attinente alle circostanze in atto e garantirsi le tutele necessarie al prezzo migliore.

Questo tipo di preoccupazione può riguardare anche lo svolgimento della propria attività lavorativa e importanti novità sno in arrivo in questo ambito. Nello specifico, psicologi, medici, architetti, commercialisti, geometri, ed ancora notai, ingegneri ed avvocati rientrano in categorie per le quali, dal prossimo 15 agosto del 2013, salvo proroghe dell’ultima ora, scatterà l’obbligo di stipulare assicurazioni contro i rischi professionali. L’obbligo, a carico di tutti coloro che esercitano l’attività attraverso l’iscrizione negli appositi Albi professionali, scatta in ottemperanza alle norme contenute nel Decreto Sviluppo Bis, ed ha suscitato non poche polemiche. 
L’obbligo assicurativo, infatti, rischia infatti di essere di essere scaricato sui clienti attraverso un innalzamento delle parcelle. Per questo negli ultimi mesi, tra l’altro, si è cercato di siglare, tra gli Ordini professionali e le compagnie di assicurazione, degli accordi tali da permettere ai professionisti di rispettare l’obbligo con il minor costo possibile. 

Ma ad oggi, salvo qualche rara eccezione, i risultati da questo punto di vista sono stati deludenti anche perché le compagnie hanno offerto sconti minimi rispetto all’applicazione dei premi standard sulle coperture di responsabilità professionale. Non è però tutta colpa delle compagnie, visto che non è possibile per un settore così delicato mettere a punto delle polizze assicurative stipulabili in maniera collettiva. 

L’impresa assicurativa deve infatti calibrare il premio per ogni singolo professionista anche in ragione della natura e delle caratteristiche dell’attività svolta. Basti pensare ad esempio ad un medico che esercita la professione da solo rispetto a quello che magari ha un team di collaboratori. In vista della data fatidica del 15 agosto gli Ordini professionali continuano intanto a sollecitare il Governo a concedere, se non una proroga, quantomeno delle deroghe.

 

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