BOLOGNA. La Cineteca di Bologna ha aperto al Lumiere la prima parte della retrospettiva dedicata a Michelangelo Antonioni nel centenario della nascita, celebrato dal 29 settembre a Ferrara con mesi di iniziative.

I critici Carlo Di Carlo e Dominique Pani introdurranno la rassegna Grandezza e declino dell’umanesimo secondo Antonioni e un primo programma con i cortometraggi del regista, da Gente del Po (1943-1947) fino al 1950. Inaugurata anche la mostra dei cimeli universitari, sulle tracce bolognesi del ferrarese Antonioni, laureato nel 1938 in economia con la tesi I problemi di politica economica ne I Promessi Sposi. Grazie all’Archivio storico dell’Ateneo di Bologna, saranno esposti la tesi, il libretto universitario, una tesina del 1937 (Motivi e forme dell’intervento statale nella produzione cinematografica). A segnare il legame con Bologna anche l’Archiginnasio d’Oro, consegnato il primo gennaio 1980 con il discorso ufficiale di uno dei più importanti intellettuali europei, Roland Barthes, morto solo pochi mesi dopo. ”Ognuno dei suoi film – disse Barthes – è stato un’esperienza storica, l’abbandono cioè di un problema vecchio e la formulazione di una domanda nuova”. La rassegna prosegue con i film (28-30 settembre): dal capolavoro borghese Cronaca di un amore (1950) al neorealismo interiore della trilogia L’avventura (1960), La notte (1961) e L’eclisse (1962). In ottobre la seconda parte (L’Italia è troppo lontana), con Deserto rosso (1964), Blow Up (1966, nella foto un’immagine del film), Zabriskie Point (1970), Professione reporter (1975).

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