Questo libro parla di un bel fiore che incredibilmente nasce. Il volume “Il Fiore del deserto” è la storia di una donna, Vicky, che vuole aiutare chi è in difficoltà, e delle tante vite pericolanti che trovano un aiuto nelle strutture di assistenza che allestisce Vicky, Vittoria Quondamatteo. Insieme formano questo bel fiore, Vicky è la linfa, gli operatori sono il gambo, le ragazze che hanno ricevuto aiuto, i petali e la corolla, la comunità. All’inizio si racconta la ricerca di Vittoria per trovare il modo migliore per aiutare gli altri: Vittoria fa diversi viaggi in Africa e prende la decisione di far nascere un progetto di accoglienza, grazie alla sua esperienza nel continente nero.

fiore_1Le protagoniste del libro sono anche le tante ragazze sbandate che, accolte, si raccontano. Si sfiorano i loro disagi, le paure, i dolori. Le giovani scrivono delle lettere che sono pubblicate integralmente nel libro, sono tutte molto belle e intense, ad esempio Samira rivolgendosi a Vicky spiega: “ Sai, ti scrivo questa lettera per dirti che dentro di me una luce nascosta c’è, è la speranza che mi porta avanti… Credi in me e dammi la possibilità di trovare la mia luce”.
Sono tante le ragazze accolte, tutte giovanissime, chi con figli piccoli, chi di etnia rom, chi africana, chi con un passato di prostituzione. Il libro racconta gli interventi per catturare la loro fiducia e far nascere nuove vite. Tanti gli strumenti per creare percorsi lavorativi come la cooperativa di gastronomia sociale “La Magia del Deserto” che promuove le produzioni agricole del territorio (gli ortaggi sono coltivati in comunità). Si organizzano tanti eventi gastronomici, catering, celebrazioni, degustazioni, matrimoni, pranzi e cene… tante le specialità offerte.

fiore_2Dal 2008 in quest’attività ben dodici ragazze si sono inserite in percorsi formativi con conoscenze utili per futuri impieghi. C’è anche la piccola azienda agricola “Fiore del Deserto”: una filiera corta, dove cioè i prodotti artigianali realizzati (conserve, ortaggi) sono direttamente venduti al pubblico. In quest’attività sono impiegate persone svantaggiate e ragazzi esterni alla comunità che rientrano nelle misure dei lavori socialmente utili. Tutti questi progetti sono legati in maniera indissolubile al sostegno della Casa famiglia in Kenia che accoglie bimbi sieropositivi. Un ponte tra le realtà romane (dove sono nate varie case famiglia) e l’Africa tramite “l’Associazione Italiana Nomadi dell’Amore” fondata sempre da Vittoria. Da una parte le iniziative italiane (per saperne di più http://www.ilfioredeldeserto.it/) servono per sostenere quelle africane, di contro molti ragazzi fragili sono mandati a fare esperienze formative. Come Alessia, che è stata in Kenya per un’esperienza in Kenya con i bimbi e in una lettera scrive: “La cosa che mi meraviglia è che loro lo sanno che sono sieropositivi e nonostante la malattia nei loro occhi hanno tanta forza di vivere… e vorrei entrare nei loro cuori per dargli più amore, mafiore_3 sono più loro che entrano nel mio cuore e mi danno tanta forza”.  

Il libro racconta dei tanti laboratori che sono stati creati per formare e educare chi è accolto, tanti specialisti espongono i sistemi che sono messi in atto per sostenere tutte le richieste e le esigenze di chi ha bisogno di aiuto. I proventi di questo volume sono tutti devoluti al Progetto Accoglienza dell’Associazione di Promozione Sociale “Il Fiore del Deserto”.

Vittoria Quondamatteo – Saverio Allevato, Il Fiore del Deserto – Storia di Vicky e di giovani che cercano di uscire dall’inferno, Edizioni Itaca www.itacalibri.it , 18 euro

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