La volta scorsa (Golem 19 aprile) ci eravamo lasciati con la domanda, presa a prestito da Ernest Hemingway, sul destino degli intermediari: se la campana suona a morte, per la morte di chi suonerà? Suonerà per gli agenti, che lottano per la loro vita  professionale messa in pericolo non solo dalla concorrenza di banche , poste, società finanziarie, ma soprattutto dalla intermediazione più o meno “d’assalto” dei comparatori e dalla stessa Ania che si è messa a giocare contemporaneamente su due diversi tavoli (agenti e comparatori),  o suonerà per i preventivatori on-line ?

Manca l’arbitro
Di questo scontro ci siamo occupati in diverse occasioni (Golem  21 marzo , Golem 28 marzo e Golem 11 Aprile) ascoltando le rispettive posizioni , ma senza un arbitro non è possibile sapere da quale parte stia la ragione. Abbiamo cercato l’arbitro, anzi gli arbitri: l’Antitrust e l’Ivass. Il primo si è apparentemente defilato e il secondo….pure. No, non esattamente. E’ vero che al convegno di Roma (UEA 21 marzo), organizzato su questi temi, la rappresentante dei consumatori Ivass ha dato buca all’ultimo momento, poi, però, ha risposto alle nostre domande. Al di là delle raccomandazioni, delle buone intenzioni e di una recente attività operativa, non ha, però, risposto alla nostra principale domanda: chi ha ragione?   
 
bruno rossi– Dottoressa Bellizzi, Barbieri di Uea lamenta che gli intermediari non competono con i comparatori ad armi pari perché le regole degli uni non valgono per gli altri. L’avv. Calaprice, portavoce dei comparatori, sostiene che essi rappresentano una figura professionale differente dall’intermediario classico e che esiste  un vuoto legislativo nel regolare questa diversa attività. Come stanno realmente le cose? 

La linea di demarcazione tra attività commerciale di comparazione di prezzi e attività di intermediazione è molto sottile. Nella maggior parte dei Paese Europei, inclusa l’Italia, i siti comparativi hanno scelto spontaneamente di assoggettarsi alla vigilanza delle Autorità di controllo assicurative, autoqualificandosi come intermediari e iscrivendosi nel relativo Registro nazionale. Il fenomeno dei comparatori on linebellizzi destra è nuovo e la vigente legislazione (europea e nazionale) sulla intermediazione assicurativa non contiene naturalmente previsioni specifiche su tale attività.  Per tale motivo come EIOPA (Autority Europea di controllo NdR) siamo intervenuti nel febbraio 2014, indicando delle Best practices indirizzate a tutti i siti di comparazione, qualunque sia la loro natura o qualifica. Ciò che infatti rileva – al di là dell’inquadramento giuridico- è che questi operatori siano trasparenti nei messaggi e nelle informazioni che danno al pubblico al pari degli intermediari tradizionali e che le graduatorie pubblicate siano corrette ed imparziali  (il grassetto è nostro NdR).

bruno rossiAi consumatori, di tutta questa storia interessa poco, anzi. A loro interessa solo  risparmiare sulla polizza, però è anche vero che un mercato senza regole, specie in Rca, è senza dubbio pericoloso. Perché l’Ivass, ad una decina d’anni dalla nascita dei comparatori, è ancora senza una posizione chiara e precisa? Cosa può esserci di vero nell’idea che dietro i comparatori ci siano influenti gruppi di potere economico e politico…?

La posizione dell’IVASS è quella riflessa nel documento EIOPA, alla cui stesura abbiamo partecipato insieme agli altri colleghi europei. Come IVASS abbiamo inoltre avviato nei mesi scorsi un’indagine più mirata per verificare il grado di trasparenza e correttezza dei siti che lavorano nel nostro mercato. Abbiamo bellizzi sinistrasimulato preventivazioni sui siti fingendoci consumatori; abbiamo chiesto informazioni aggiuntive alle società che gestiscono i siti e abbiamo avviato un ciclo di incontri con queste società, con le principali imprese di assicurazione, tradizionali e “dirette”, e con le associazioni di categoria degli intermediari.
Mercoledì 14 maggio ci vediamo con UEA, per raccogliere il loro contributo ed ascoltare le loro proposte.  Verranno in IVASS il Presidente Gariglio; il vicepresidente Conforti e il Direttore di Attualità UEA e promotore della Campagna contro la disintermediazione, Barbieri. Contiamo di concludere i nostri lavori prima dell’estate rendendo pubbliche le risultanze dell’indagine e fornendo alcune indicazioni al mercato in modo da rafforzare il livello di tutela dei consumatori. 

Insomma è chiaro: l’Ivass sta (ancora) cercando di capire. In apparente ritardo rispetto alla nascita del fenomeno ed alle segnalazioni e denunce di Barbieri (“Ivass se ci sei batti un colpo” -vedi allegato Uea-). Vedremo cosa uscirà dall’incontro del 14 maggio e soprattutto quali saranno le conclusioni pre estive di Ivass.  C’è, però,  un’altra cosa che non ci è stata chiarita: dietro i comparatori ci sono o no influenti gruppi di potere economico e politico (capaci di influenzare, di creare pressioni e, quindi, privilegi per una parte e svantaggi per l’altra)? A questa domanda, come avrete notato, l’Ivass inspiegabilmente non ha risposto. Diciamo allora che, forse, non ci sarà un Grande Vecchio, ma un probabile gruppo (almeno uno) di forte potere economico e politico c’é:  l’ANIA…
Comparatori e compari, di Francesco Barbieri – Unione europea assicuratori
Storia dei comparatori

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