Molti uomini hanno bisogno dei riflettori per poter rimediare un appuntamento con qualche povera disgraziata. Subito dopo si convincono di essere dei novelli Brad Pitt e con l’aiuto della propaganda cercano di farlo credere anche agli altri. Grandi statisti e divi dello spettacolo hanno in comune una fame di arretrati sessuali che, prima del successo, difficilmente avrebbero potuto saziare, il resto è storia.

A elencare le mirabolanti imprese da letto del duce ci pensa Roberto Olla, autore di “Dux, una biografia sessuale di Mussolini”, un pezzo fondamentale del nostro passato. L’esaltazione della virilità fascista è ormai un riconoscimento pubblico da esibire e ben dopo Mussolini, anche gli Oasis, Bossi e Berlusconi sono riusciti ad andare a segno grazie a fama e denaro. Tutte persone sfregiate dalla natura, ma che hanno avuto la propria rivalsa sugli altri (e se ne vantano). Essere brutti può portare alla megalomania, alla voglia di conquistare il mondo, ma soprattutto all’inestinguibile desiderio di trombare a raffica.

Nonostante quello che vogliono farci credere, il sesso, per molti, viene dal potere e non viceversa. Basta guardare le facce da schiaffi di Vittorio Cecchi Gori, Gigi D’Alessio, Vittorio Sgarbi, Emilio Fede e di tutto il circo degli obbrobri alla ribalta. Gente che non rimedierebbe una scrofa nemmeno alla fiera delle porchetta e che tuttavia, una volta sul palcoscenico, riesce ad agguantare un paio di tette. Con la scusa di analizzare la ricerca di rassicurazione maschile attraverso il sesso, sono stati sprecati chilometri di carta colmi di pettegolezzi, lettere private e dicerie che pretendono di raccontare qualcosa di nuovo.

Così, mentre in spiaggia spopolano Cronaca Vera e Novella2000, alla Festa de L’Unità di Roma trionfa l’indispensabile biografia delle scappatelle del duce, presentata da Giovanna Melandri e da altri ficcanaso del PD. La nuova moda dell’estate è il gossip da intellettuali, prossima uscita: “I Sogni Erotici di Andreotti”, vietato ai minori di 60 anni.

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