Proseguendo la disamina dei collegamenti tra astrologia e mondo vegetale, vediamo i collegmenti esistenti tra elementi del regno vegetale e Segni dello Zodiaco.

ARIETE
Marziano e arietino è l’aglio che, secondo antiche credenze, protegge dal malocchio, ma cura anche da vermi intestinali e infreddature. In negativo, però, ritarda le facoltà sensitive e turba il raccoglimento spirituale: per questo viene assolutamente escluso dalla dieta dello yogi. Attengono al Segno, poi, tutte le piante pungenti per spine e per sapore: l’agrifoglio; l’ortica che spinge alla lussuria; il cardo, emblema di austerità, considerato nell’antica Cina fortificante e apportatore di longevità. E ancora ci sono il pepe, l’aromaticissima menta piperita e, infine, non possiamo tralasciare il basilico dal penetrante profumo.

TORO
Va subito ricordata la rosa dal ricchssimno simbolismo: amore, cuore, centro, femminilità, purezza e voluttà, rosa mistica, rosa alchemica, Rosa-Croce, candida rosa dantesca, Secondo una leggenda, la ros in origine era solo bianca ma, quando Venere, correndo in soccorso di Adone, si ferì con una spina, il suo sangue colorò di rosso mote rose che, da allora, rimasero sempre di quel colore. C’è poi  la verbena che, secondo la tradizione, una volta mangiata, impedisce il coito per sette giorni. Sono piante legate alla natura del Toro anche la viola e il mirto.

GEMELLI
Appartiene ai Gemelli il mercuriale prezzemolo che, come si usa dire, sta sempre dappertutto; è inoltre “caro alle donne” per la credenza che accresca il latte delle puerpere. Non vanno dimenticati il profumato garofano, l’iris e l’aromatico ginepro che allontana gli spiriti maligni (romani e greci lo bruciavano a volte al posto dell’incenso). Gemellare è anche l’achillea o millefoglie, dalle proprietà toniche, cicatrizzanti, emostatiche ed emmenagoghe (di stimolo alla mestruazione). Aggiungiamo all’elenco il caffé, il rabarbaro, l’anice.

CANCRO
La ninfea e il loto sono fiori lunari e cancerini per eccellenza. Simboleggiano l’espansione spirituale, la purezza, la prosperità, l’armonia coniugale. Va ricordata la fava, simbolo dell’embrione, anticamente legata al culto dei morti. C’è anche la noce, che richiama il cervello, organo della riflessione, della speculazione e quindi ricollegabile alla Luna che riflette come uno specchio la luce del Sole. Attengono al Segno, naturalmente, anche tutte le piante e i frutti ricchi d’acqua: il cetriolo, l’anguria, il melone, la zucca; né va dimenticata la lattuga; e il crescione e le alghe.

LEONE
Fiori solari, quindi leonini, sono il girasole, la margherita, la camomilla, tutti  simboli di un centro irradiante e di espansione. Ma c’è anche l’alloro, consacrato ad Apollo: prima di profetizzare, la Sibilla bruciava dell’alloro e quelli che ricevevano un responso favorevole se ne incoronavano. E corone di alloro, come si sa, erano anche, presso i romani, emblema di gloria e di vittoria. Per il suo caldo colore, appartiene a questo Segno l’arancia che, con i suoi numerosi spicchi, indica la fecondità. Si possono richiamare anche la mela (mele d’oro erano nel giardino delle Esperidi), il pomodoro, il cedro, il sandalo, l’incenso.

VERGINE
Sono innazitutto da richiamare le piante mercuriane già indicate per il Segno dei Gemelli. Si aggiungano la cicoria, la spiga di grano (tenuta in mano dalla figura che rappresenta il Segno), il papavero, le pere, le prugne (queste ultime anche per l’effetto che hanno sull’intestino, governato dalla Vergine). Un richiamo mitico è anche alla melagrana: la vergine  Persefone, figlia di Demetra, decide di restare una parte dell’anno  presso Ade-Plutone, il suo rapitore, dopo aver gustato un seme di melagrana. Questo frutto, aperto, richiama l’organo femminile e, chiuso, nella poesia galante persiana, evocava il seno della donna.

Gli altri sei Segni alla prossima puntata.

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