VENEZIA. Tintoretto torna protagonista a Venezia, nelle sale dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale, con un progetto espositivo della Fondazione Musei Civici di Venezia con la direttrice Gabriella Belli, promosso congiuntamente con la National Gallery of Art di Washington, le Gallerie dell’Accademia, il contributo di Save Venice Inc. e il sostegno di Louis Vuitton, dal 7 settembre al 6 gennaio 2019.

A curare la mostra sono gli studiosi americani Robert Echols e Frederick Ilchman, grandi conoscitori di Tintoretto, che da anni hanno concentrato le loro ricerche sulla definizione del catalogo complessivo dell’opera di Jacopo. A loro fianco un comitato consultivo internazionale per il catalogo, edito da Marsilio: Stefania Mason, Roland Krischel, Susannah Rutherglen, Mattia Biffis, Peter Humfrey, Lorenzo Buonanno, Michiaki Koshikawa, Miguel Falomir, Maria Agnese Chiari Moretto e Giorgio Tagliaferro. Con 50 dipinti e 20 disegni autografi di Tintoretto, prestati dai grandi musei internazionali, unitamente ai famosi cicli realizzati per il palazzo dogale tra il 1564 e il 1592 – visibili nell’originaria collocazione – l’esposizione permetterà di riscoprire pienamente la pittura di Jacopo Robusti, che seppe sfidare la tradizione consolidata incarnata da Tiziano, sbalordendo e scegliendo di innovare; un punto di svolta nella storia della pittura veneziana del Cinquecento.

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