Scegliere un’offerta luce adatta alla tue esigenze è il primo passo per poter risparmiare davvero sulla bolletta. Se sei già passato al mercato libero, oltre alla scelta dell’operatore vi è anche un altro dilemma: meglio una tariffa monoraria o bioraria? A seconda delle fasce orarie in cui consumi più energia, una scelta potrebbe rivelarsi molto più vantaggiosa rispetto all’altra. Attenzione però: se scegli male, potresti pagare inutilmente bollette più salate del necessario.

Per orientarti tra le tante offerte del mercato libero, il consiglio è quindi di aiutarti con un comparatore di tariffe di energia come SuperMoney. Inserendo i tuoi dati e i parametri desiderati in base alle tue abitudini di consumo, il sistema selezionerà per te le migliori offerte luce e gas, ordinandole in base alla convenienza. Per aiutarti a capire meglio le varie possibilità offerte dal mercato energetico, abbiamo anche chiesto agli esperti del comparatore SuperMoney qualche consiglio, soprattutto per quanto riguarda la scelta tra tariffa monoraria e bioraria. Ecco una breve guida per scegliere consapevolmente.

Tariffa monoraria o bioraria: qual è la differenza?

Dal 1° luglio 2010 sono entrate in vigore le tariffe luce biorarie per volere dell’Aeegsi, l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico. Mentre quelle monorarie prevedono un prezzo al kWh unico in tutte le fasce orarie, un tariffa bioraria prevede due diverse fasce di prezzo (Fascia 1, Fascia 2-3). In particolare, con una tariffa bioraria il costo sarà più basso nelle ore notturne, il fine settimana e nei giorni festivi, mentre sarà un po’ più elevato nelle ore diurne dei giorni feriali.

A chi conviene una tariffa luce bioraria?

Dal 2012, ai clienti del mercato tutelato dotati di un contatore elettronico, in grado quindi di rilevare i consumi per fascia oraria, viene applicata obbligatoriamente la tariffazione bioraria. Chi invece ha scelto il libero mercato può scegliere liberamente l’opzione che preferisce, tra monoraria, bioraria e perfino trioraria (Fascia 1, Fascia 2, Fascia 3).

Se questo fosse il tuo caso, prima di sottoscrivere un’offerta devi capire bene i pro e contro di ciascuna soluzione. Per poter risparmiare davvero in bolletta scegliere una tariffa adatta alle proprie abitudini di consumo è infatti essenziale. 

In generale possiamo dire che ti conviene scegliere un tariffa bioraria se concentri almeno il 65% dei tuoi consumi la sera o nei weekend. Se così non fosse rischieresti di pagare di più: durante il giorno il prezzo al kWh di una tariffa bioraria è infatti molto più alto rispetto al costo unico di una tariffa monoraria.

Se quindi durante la settimana sei fuori casa tutti i giorni per lavoro, una tariffa bioraria è quello che fa per te. Se invece passi in casa la maggior parte del tuo tempo, o se abiti in un condominio dove utilizzare grossi elettrodomestici la sera non è proprio ben tollerato, allora meglio puntare su un’offerta monoraria del libero mercato.

Nel caso in cui fossi ancora indeciso su quale sia la tariffa più vantaggiosa, ti segnaliamo che sul mercato libero esistono anche tariffe che prevedono l’applicazione della tariffa più bassa tra monoraria e bioraria a seconda dei consumi. In base a come sono distribuiti i tuoi consumi nell’arco del periodo di fatturazione l’operatore ti assegnerà quindi la tariffazione che ti offre il risparmio maggiore.

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