Tra un riposino in poltrona e un brindisi alla tredicesima, anche i senatori della Repubblica Italiana si sono scambiati i regali sotto le feste.
Purtroppo qualcosa è andato storto e al posto della solita presina di Swarovski, la senatrice Emanuela Baio Dossi (Terzo Polo Apl-FLI) si è vista recapitare un gioco da tavola a tema prostituzione.

Il gioco si chiama “Squillo” e come da istruzioni “ogni giocatore ricopre un ruolo, quello del pappone, gestendo colpo su colpo le sue ragazze, divise tra escort, prostitute di strada e giovani promesse, ognuna con una propria particolarità, parcella e ricavato finale in caso di k.o. e successiva vendita degli organi. Lo scopo del gioco è quello di sconfiggere il pappone avversario (da 2 a 6 giocatori)”.

Dopo una paresi da sturbo di circa un paio d’ore, la senatrice ha avviato una indagine parlamentare per istigazione allo sfruttamento, induzione alla prostituzione, incitamento all’omicidio e all’uso di eroina.
La presidenza e i colleghi, annoiati dalla crisi e con lo zampone sullo stomaco, si affrettano a sottoscrivere la crociata anti porno dichiarandosi oltraggiati.

L’ideatore di tutto ciò è Immanuel Casto, inventore del genere musicale “Porn Groove” e serissimo cantore di hit quali “Battito Anale”, “50 Bocca/100 Amore” e “Tropicanal”.
Il raffinato paroliere ha risposto con ironia alla censura, immaginando quale sarebbe la pena da riservare ai creatori di “Risiko”.

Come previsto la pubblicità moralista funziona sempre, le vendite sono salite e sul sito ufficiale annunciano che dopo il grande successo della Squillo DeluxeEdition è disponibile anche il nuovo capitolo Squillo Bordello d’Oriente.
Fate il vostro gioco…

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