Le energie rinnovabili raddoppieranno la propria capacità installata entro il 2025. Il mondo punta con sempre maggior decisione sul green, un orientamento che si concretizza in politiche incentivanti e sviluppo tecnologico costante. Negli ultimi anni, il caro-bollette si è abbattuto sulle finanze delle famiglie italiane, che hanno iniziato a rivedere le proprie abitudini di consumo. Il libero mercato energetico ha alimentato la concorrenza e spinto i cittadini a porre Illumia e le sue tariffe a confronto con quelle di Enel, Eni, Edison e di tutti gli altri operatori del settore; una pratica che diventerà ancora più abituale con l’abolizione del servizio di maggior tutela, effettivo dal prossimo 30 giugno per ciò che riguarda la fornitura di gas e dal 30 giugno 2016 per l’elettricità. Investire sulle rinnovabili, però, sarà il vero percorso in grado di cambiare radicalmente, e in positivo, il rapporto tra consumi e produzione di energia.
Raddoppio delle rinnovabili entro 10 anni

Secondo l’ultimo rapporto dell’agenzia Frost & Sullivan, l’Annual Renewable Energy Outlook 2014, le energie rinnovabili aumenteranno su cifre prossime al 100% le proprie capacità installate entro il 2025, passando dai 1.566 Gw del 2012 a 3.203 Gw. Sempre secondo lo studio, si assisterà a una crescita costante del comparto rinnovabili pari al 5,7% annuo.

Il fotovoltaico re delle energie verdi

Il fotovoltaico si affermerà come il settore leader negli investimenti, arrivando ad assorbire, da solo, il 33,4% delle nuove tecnologie green sviluppate. A seguire l’eolico, che rappresenterà il 32,7% della capacità produttiva globale di nuova generazione, e l’idroelettrico, con il 25,3% delle installazioni. Tutte le altre energie rinnovabili copriranno il restante 8,6%.

In particolare, la capacità produttiva delle tecnologie fotovoltaiche passerà da 93,7 Gw del 2012 a 668,4 Gw nel 2025; l’eolico passerà da 279 a 714 Gw; l’idroelettrico da 1.085 a 1.498 Gw. Solo dopo il 2025 saranno ampliate tecnologie in grado di trarre energia pulita da risorse oggi ancora non sfruttate, come quella prodotta dal moto ondoso.

La nuova geografia delle rinnovabili

I Paesi in via di sviluppo investono con maggior decisione sulle rinnovabili, agevolati dalle nuove tecnologie e dal conseguente abbassamento dei costi. E se l’Europa resterà il centro di riferimento principale nella produzione di energia solare, la crescita dell’idroelettrico sarà sospinta soprattutto da un accrescimento degli invesimenti in Paesi come Cina, Turchia, Brasile, Vietnam, India e Russia; l’eolico sarà penalizzato dalle politiche europee, che prevedono una contrazione delle politiche incentivanti.

“L’Europa resterà la regione più importante nel segmento relativo a bioenergia e rifiuti a livello globale, poiché le future espansioni di capacità in questo segmento si avranno in Sud-est asiatico, Australasia, Nord America, Turchia, Islanda e Kenya – afferma Harald Thaler, Industry Director per il settore energia e ambiente di Frost & Sullivan – Dopo il 2025, anche la tecnologia dell’energia marina sarà ampiamente utilizzata, grazie all’aumento della disponibilità dei governi a sostenere le tecnologie emergenti”.

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