“Con la Legge di Stabilità si è finalmente risolta l’annosa questione della tutela previdenziale per gli esperti contabili. Quest’innovazione potrà essere di esempio anche per altre Casse, affinché si assicurino adeguate coperture previdenziali a fasce di lavoratori autonomi che ne sono sprovvisti. Penso a modelli di accorpamento e di gestione comune di servizi e alla possibilità di procedere alla riforma ed ad eventuali unificazioni degli Enti con caratteristiche simili”. E’ quanto ha affermato Massimo Cassano, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel corso della tavola rotonda “Il futuro previdenziale degli esperti contabili” promossa a Roma dalla Cassa di previdenza dei Ragionieri.

Esprime soddisfazione Luigi Pagliuca, presidente della Cnpr: “Grazie a questo provvedimento da un lato abbiamo raggiunto la sostenibilità a 50 anni grazie al riconoscimento degli esperti contabili, dall’altro vi è la possibilità di garantire un futuro previdenziale certo a questi nuovi professionisti che erano in balia delle onde”. “Aver risolto un problema che abbiamo da tempo in 18 mesi è un record”, ha sottolineato il numero uno dei ragionieri.

Il presidente della Commissione di controllo sull’attività degli enti gestori di previdenza e assistenza, Lello Di Gioia, ha sottolineato “l’esigenza pressante di un atto legislativo che, peraltro, è stato approvato senza alcun voto contrario. Ora, dopo oltre 20 anni, occorre guardare a come costruire una riorganizzazione complessiva delle Casse”. Di Gioia ha altresí auspicato “la rimozione dei conflitti di interesse all’interno delle Casse, dove non dovrebbero sedere, nei Cda o in qualitá di revisori dei Conti, i rappresentanti dei vari ministeri. Occorrono poi meno enti di controllo, perché quando controllano in troppi va a finire che non lo fa nessuno, e realizzare verifiche davvero efficaci e precise”. Quanto all’annoso problema della doppia imposizione: “Non è possibile tassare al 26% le Casse e al 20% la previdenza complementare. Su questo tema la Commissione – ha assicurato – andrá avanti con grande convinzione”.

Parla di “atto dovuto” Maria Spilabotte, vicepresidente della Commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato: “Ora anche gli esperti contabili hanno una casa e una Cassa”. Rimane sempre attuale la questione dei diritti acquisiti: “Ci sono – ha detto – delle forme per le quali dei contributi di solidarietà, da parte di chi riceve pensioni particolarmente generose, si possono prevedere”.
“Consentire agli esperti contabili di iscriversi alla Cassa ragionieri – ha sostenuto Giuseppe Galati, vicepresidente della commissione parlamentare di Controllo sull’attività degli enti previdenziali – significa offrire un percorso previdenziale a questa figura professionale. In passato la nostra Commissione aveva una funzione di mero controllo contabile, mentre ora abbiamo voluto allargare il raggio d’azione, perché la bicamerale è un organo di confronto tra governo, istituzioni ed enti, che in grande parte sono gli istituti di previdenza pubblici e privati”. 

Novità, quella riguardante gli esperti contabili, accolta con soddisfazione anche dal neo presidente dell’Associazione enti previdenziali privati, Alberto Oliveti: “Con quest’innovazione si sottraggono professionisti futuri dalla gestione separata dell’Inps, nata non per specifiche categorie di professionisti ma per dare un tetto a chi era senza casa previdenziale”.

Per Davide Di Russo, vice presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, quello della Cassa Ragionieri è un “successo che ha fatto fare un passo in avanti al nostro sistema previdenziale”, mentre l’ordinario di matematica finanziaria e attuariale, Marco Micocci, si è soffermato sullo stato di sostenibilità dell’Istituto, “già buono prima dell’ingresso degli esperti contabili. Ora l’ente è in grado di ottemperare ai requisiti minimi, ma riesce anche nel lunghissimo periodo ad autofinanziare le proprie prestazioni. Ció vuol dire che è in grado di pagare tutte le pensioni promesse agli attuali pensionati, agli attuali attivi e agli attivi che continueranno a entrare”.

Il presidente dell’Associazione nazionale commercialisti, Marco Cuchel, ha sottolineato che “quello sugli esperti contabili era un impegno che la Cassa inseguiva da tempo. Va dato atto al presidente Pagliuca – ha detto ancora – di aver saputo stare dietro alla politica per risolvere quello che era un problema generato, di fatto, proprio dalla politica, con la mancata attuazione della delega sul 139, ovvero l’unificazione dell’albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili”.

“Finalmente possiamo dare una certezza agli iscritti alla sezione B dell’albo – ha osservato Giuseppe Diretto, presidente dell’Unagraco -.Ma ora noi sindacati dobbiamo dare un contributo alla Cassa, rimboccarci le maniche per portare avanti le iniziative già messe in campo, e che ora, con questa copertura previdenziale, servono ancora di più, mettendo in atto anche una campagna di comunicazione nelle scuole per far conoscere questa giovane ma efficace professione tecnica”. Ecco perché, ha annunciato in conclusione Diretto, “abbiamo lanciato l’iniziativa, insieme al presidente Pagliuca, di un master di alta specializzazione per esperti contabili, per sensibilizzare maggiori iscrizioni di persone che siano particolarmente brave per intraprendere questo lavoro, che è particolarmente delicato, ma che offre anche tante soddisfazioni professionali”.

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