Si è svolta a Roma, presso una gremitissima Aula Brasca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore,  la presentazione del volume di poesie in dialetto romanesco dedicate ad Alberto Sordi Santità, se è necessario.

Il libro scritto a due mani dai dottori-poeti Giorgio Cameli e Paolo Zeppilli si ispira ad una frase pronunciata da Sordi nei panni del marchese Onofrio del Grillo e ai dialoghi tratti dai film, dagli interventi televisivi e dalle interviste rilasciate dall’attore nel corso della sua memorabile carriera. L’intero ricavato del libro sarà devoluto alle attività promosse dalla Fondazione Alberto Sordi da sempre impegnata nel sostegno a progetti di ricerca universitaria nel campo della fisiopatologia dell’invecchiamento.  

Dopo il saluto di Rocco Bellantone, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, è intervenuto Sergio Utili, Direttore della Fondazione Alberto Sordi. Utili ha spiegato come Sordi sia stato sempre considerato come un uomo parsimonioso ma che, in vecchiaia, aveva scoperto un nuovo senso della vita e voleva essere ricordato non solo per il suo ruolo di attore ma anche per la sua generosità. Per questo istituì l’ente morale a lui dedicato e donò alla Fondazione un lotto di terreno, presso Trigoria a sud di Roma, affinchè  vi sorgessero un Polo di ricerca avanzata in biomedicina e bioingegneria, nel quale opera  l’Università Campus Bio-medico di Roma, ed un Centro per la salute degli anziani. Questa umanità, questa generosità dell’Albertone nazionale verso gli anziani, è testimoniata da un’intervista in cui l’attore aveva affermato che “gli uomini per vecchi, malati e fragili che siano, sono persone hanno il diritto di essere rispettate. Ho fatto tutto questo perché anche io ho raggiunto il traguardo della vecchiaia e capisco qual è il disagio”.

Sulle problematiche sociali degli anziani è intervenuta anche l’onorevole Paola Binetti che si è soffermata sull’importanza della solidarietà attraverso la lievità della poesia, come “la summa della ricchezza del cuore umano”. La Binetti ha parlato del “welfare orizzontale delle fondazioni e delle associazioni che spesso suppliscono alle richieste degli anziani, dove non arrivano le istituzioni che da sole non riescono a trovare le soluzioni a tutti i bisogni delle persone anziane” ed ha concluso il suo intervento dicendo che  “la consapevolezza ironica di Sordi, la sua ironia garbata che traspare nel volume “Santità, se necessario” fa sorridere davvero”.  
I dottori Giorgio Cameli e Paolo Zeppilli hanno poi proiettato degli spezzoni tratti dai film più conosciuti di Sordi, dal Marchese del Grillo a Polvere di stelle, dai quali hanno tratto l’ispirazione per i sonetti che hanno letto in sala, facendo ridere ma anche commuovere la platea. Tra le poesie più belle ed applaudite “Er prezzo de la speranza”  sulla figura del  famoso medico della mutua Guido Tersilli, “E’ morta la giustizzia”, sulla corruzione del marchese del Grillo, con accenni all’attualità politica, alle ruberie e contro la malapolitica, “Porvere de stelle” sugli umili, sulle persone che si arrangiano quotidianamente come i due protagonisti del film, “L’avaro e er pezzente”, sulla presunta parsimonia dell’attore e “L’urtima corsa” sulle problematiche della vecchiaia e sul mistero della morte

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