La tesi più attendibile vuole che tarallo discenda dall’etimo greco daratos che letteralmente indicava una “sorta di pane”. Tuttavia questo tipo di tarallo, diffuso soprattutto in Puglia, è diverso, per ingredienti, dal tarallo napoletano.

I taralli sugna e pepe tipici della tradizione partenopea, quasi certamente nacquero come modo di utilizzare gli avanzi di pasta di pane, che veniva impastata con un po’ di strutto, abbondante pepe (il pepe è anche un conservante naturale) e mandorle intere. Un tempo venivano venduti per strada da caratteristici venditori ambulanti che li trasportavano in ceste, protetti da coperte, per mantenerli caldi e fragranti. Un’antica canzone napoletana racconta che si consumassero bagnati nell’acqua di mare!

Ingredienti per 4 persone:
400 grammi di orecchiette – 500 grammi di vongole veraci – 4 taralli sugna e pepe (con mandorle) – 100 grammi olio e.v.o. – 1 spicchio di aglio – una spruzzata di prezzemolo tritato

Dopo averle spurgate di eventuale sabbia tenendo le vongole in acqua per una mezz’oretta, fatele aprire in un tegame con l’olio e l’aglio e, se necessario un mestolo di acqua. Aggiungete il prezzemolo. Sgusciate le vongole lasciando i frutti nel tegame. Sbriciolate 3 taralli.
Cuocete le orecchiette al dente, versatele nel tegame e mantecatele aggiungendo i 3 taralli sbriciolati.
Impiattate ed utilizzate il quarto tarallo, sbriciolato, come se fosse del formaggio grattugiato.

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